Siti scommesse: tra bookmakers e comparatori, un po’ di chiarezza
di Redazione Picenotime
sabato 30 gennaio 2021
Un settore
che è stato rivoluzionato dall’avvento delle tecnologie multimediali, che lo
hanno sostanzialmente stravolto, oltre che da norme e regolamenti recenti, che
he hanno ridisegnato la cornice all’interno della quale muoversi. Il mondo
delle scommesse è una realtà relativamente giovane in Italia, regolamentata da
un ventennio circa, eppure sembra di parlare di un comparto da sempre esistito.
Sarà perché l’uomo da sempre ama il concetto di scommessa, ed anche prima della
regolamentazione ci si dedicava a tale attività in modo non propriamente
lecito; o sarà anche perché il riferimento, nella maggior parte dei casi, è al
mondo del calcio (fermo restando anche scommesse anche su altri sport sono
molto praticate), una sorta di religione qui in Italia che appassiona chiunque.
Ed effettuare un pronostico sull’esito finale di una partita sarà successo a
tutti, almeno una volta.
I paletti del Decreto Dignità
Ecco allora
che il settore delle scommesse vive di continue novità, dal web in poi, e non
necessariamente positive. Il 2020, anno orribile per tutti, ha visto un crollo
inevitabile a ridosso dei mesi del lock down, quanto i campionati erano fermi
ed il calcio non si è giocato.
Già, il calcio, che da sempre trae linfa vitale dal comparto delle scommesse
come in una sorta di osmosi, all’interno della quale il betting arricchisce lo
sport e viceversa. Anche soltanto parlando in termini speculativi, quindi di
soldi. Gli ultimi tempi hanno vissuto una notevole inversione di tendenza anche
partendo dalla normativa adottata nel nostro paese.
Si parla di quel Decreto Dignità tanto spesso contrastato e dibattuto,
voluto fortemente dal Ministro (allora del Lavoro, oggi agli Esteri) Luigi Di
Maio, ed entrato di diritto nel vocabolario quotidiano di chi si occupa di
scommesse. Perché il provvedimento in questione vieta qualsiasi promozione
delle scommesse o del gioco, andando a tagliare una buona fetta di introiti a
chi con questo mondo faceva i soldi. Società di calcio su tutti.
Cosa si può promuovere e cosa no
Come sempre
in Italia, la legge ha creato anche tanta confusione tra ciò che è lecito
promuovere e ciò che non lo è. Si parla ad esempio dei portali di bookmakers,
sui quali è possibile scommettere direttamente, e di siti informativi o di
comparatori, come ad esempio https://www.betscanner.it/, che offrono invece una panoramica
senza consentire di effettuare scommesse.
Un meccanismo un po’ contorto, come d’altra parte poco lineare appare il
provvedimento in sé, se si pensa che in Italia il gioco e le scommesse
continuano ad essere assolutamente legali, mentre ad essere vietata è qualsiasi
forma di pubblicità, anche indiretta. In sostanza l’utente finale può
scommettere in assoluta libertà, senza che ciò costituisca minimo reato, ma è
vietato promuovere i servizi di scommesse.