La Serie B è giunta ormai al giro di boa e ormai si stanno delineando sempre più i nomi delle squadre che possono sperare nella promozione diretta o almeno a un posto nei playoff. Tra queste non ci sarà di certo l’Ascoli, fanalino di coda in graduatoria, che intende quantomeno riuscire a garantirsi la permanenza nella divisione cadetta. Finora i marchigiani hanno già ottenuto una decina di sconfitte e la media realizzativa è inferiore al singolo goal a partita. Nonostante negli ultimi tempi i bianconeri abbiano conquistato due vittorie, difficilmente la classifica si potrà aggiustare. Tra i prossimi avversari, tra l’altro, c’è un temibile Lecce.
I giallorossi non sono messi affatto male in classifica, nonostante un rendimento a tratti altalenante. I salentini hanno segnato finora più di 30 goal, ma ne hanno subiti ance più di 20. Al momento la vittoria del campionato è ancora possibile, ma è più probabile che i salentini parteciperanno solo ai playoff. Il ritorno in Serie A è d’obbligo: il Lecce vanta comunque la sua tradizione nella storia del calcio italiano e intende rispettarla. D’altro canto, stiamo parlando di una delle poche squadre che riesce a tenere alto il nome del Meridione nel mondo del pallone.
Tra gli anni ’80 e oggi il Lecce si è diviso principalmente tra la Serie B e la Serie A, trascorrendo un’annata anche in terza divisione. Nel 1989, con Carlo Mazzone, i salentini arrivarono addirittura noni in classifica. Una volta approdato in C nel ’95, grazie all’ex ct Ventura il Lecce impiegò solo un paio di anni per tornare nel calcio che più conta. Memorabile fu anche la gestione di Zeman, che arrivò a metà classifica pur detenendo la peggior difesa del campionato e vantando in rosa elementi come Marco Cassetti e Mirko Vucinic, destinati poi entrambi alla Roma.
Nel 2010 il Lecce vinse per la prima volta la Serie B, dove sarebbe dovuto tornare dopo appena due stagioni. A causa di problemi con la giustizia sportiva, invece, i giallorossi ripartirono dalla Lega Pro. L’attuale presidente Sticchi Damiani è sopraggiunto solo nel 2015. Con Fabio Liverani allenatore il Lecce è riuscito nuovamente nella doppia promozione, ma come noto è finito nuovamente in B qualche mese fa. Liverani è stato esonerato alla fine della scorsa stagione e da poco ha ricevuto il benservito anche dal Parma, che ha ripiegato sul precedente allenatore.
Insomma, appare evidente che le motivazioni di Lecce e Ascoli siano diametralmente opposte. Da un lato ci sono l’orgoglio e lo spirito di rivalsa, dall’altra si è costretti a vivere alla giornata. Il Lecce è indubbiamente favorito e persino le quote scommesse calcio live sono fruibili online e tengono conto del fattore casalingo. Le due squadre si incontreranno in campo la sera di venerdì 5 febbraio. L’organico dei salentini vanta ancora elementi importanti come Lucioni, Mancosu, Falco e Adjapong, mentre tra le file dell’Ascoli non si contano giocatori di grande livello o esperienza, a eccezione del portiere Nicola Leali, vecchia promessa della Juventus. Chissà che a fine partita non serva il pallottoliere, allora…
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