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Ascoli, chi sei realmente? Bucchi non si ammettono più passi falsi

di Redazione Picenotime

lunedì 23 gennaio 2023

Cambia l’anno ma la musica è sempre la stessa; il 2023 inizia come era finito il 2022. L'Ascoli non trova la vittoria, anzi incappa  ancora in una brutta sconfitta, questa volta lo fa lontano dal Del Duca e contro la Ternana, in una partita dalla grande storia e rivalità e importantissima per un posto nei playoff. I 1.166 tifosi al seguito della squadra bianconera sono rimasti delusi e hanno espresso tutto il loro disappunto per la partita persa contro le fere e per il periodo no dell'Ascoli, che dura ormai da troppo tempo. Ancora una volta cori e proteste contro Christian Bucchi finito nuovamente nel mirino dei supporters bianconeri, considerato come principale responsabile della disfatta umbra e delle ultime prestazioni davvero sottotono, dove la squadra è sembrata spesso senza idee, spaesata e  mai pericolosa davanti.

I bianconeri ripartono male, attualmente fuori dalla zona playoff ma nulla è perduto, la classifica è corta ed il campionato è ancora lungo. Frase facile a dirsi, ma serve lavorare tanto in questo periodo per cercare di correggere gli errori commessi. Squadra troppo bassa, passiva che subisce costantemente il gioco degli avversari, poco costrutto con la palla tra i piedi, difesa ballerina che fa notare ancor di più l’Assenza di alcuni giocatori chiave della scorsa stagione; come Federico Baschirotto, Sabiri e Saric. La compagine di Aurelio Andreazzoli, tecnico esperto per per la categoria, ha avuto diverse occasioni da goal, alcune nitidissime, soprattutto nel primo tempo, per aumentare lo score realizzativo  ma non le ha sfruttate, altrimenti la contesa  sarebbe finita prima e con un passivo assai pesante.

La reazione degli uomini guidati da  Bucchi è arrivata nella ripresa, anche con i cambi che hanno portato maggiore vivacità e dinamismo in squadra. Buonissimo l'impatto di Re sulla partita, suo è stato il primo tiro in porta dei bianconeri. Bene anche Pedro Mendes, tanto movimento e grinta per l’ex Rio Ave, da segnalare il suo bel colpo di testa miracolosamente salvato da Iannarilli, altrimenti in questo frangente staremo analizzando un risultato sicuramente diverso dalla sconfitta arrivata dopo il triplice fischio. La reazione quindi è arrivata, ma le partite durano oltre 90 minuti e l'Ascoli non può permettersi di giocarne a sprazzi solo una ventina.

C’è davvero bisogno di lavorare tanto sia in campo che mentalmente, per correggere i difetti di questa squadra, che a Terni ha saputo reagire, solo a momenti, ma che nel complesso ha deluso. I prossimi rinforzi di mercato (Proia e Vacca), oltre a tanta esperienza, potrebbero sicuramente portare i correttivi giusti ad una squadra che deve tornare a vincere e trovare continuità di risultati e stabilità difensiva. Ad oggi infatti il Picchio sarebbe clamorosamente fuori dalla zona playoff, un vero e proprio fallimento per gli investimenti fatti dalla proprietà. Per arrivare nella massima serie serve continuità, cosa che ad oggi manca al picchio, splendidi erano i risultati Serie A, che si ottenevano negli anni d’oro di Ferrante, Foggia e Fini, ormai lontani ricordi. Adesso bisogna ricominciare, trovare serenità e portare punti, altrimenti per Bucchi, sempre più sulla graticola arriveranno tempi duri….