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Anche in Italia impazzano sempre di più i videogiochi dedicati al calcio

di Redazione Picenotime

giovedì 01 settembre 2022

Il gioco è un aspetto importantissimo di ogni cultura, attraverso il quale l’uomo ha saputo costruire nell’arco della sua evoluzione modelli della propria vita psicologica. E’ quindi una manifestazione umana, una estensione dell’organismo. Giocare vuol dire realizzare, o meglio simulare un mondo che appartiene alla nostra esistenza.

I giochi olimpici, i giochi d’azzardo, i giochi da tavolo, i casinò online come slotjava.it, i giochi di ruolo, i videogiochi, appartengono alla nostra esperienza umana, alla nostra società che in essi viene rappresentata. McLuhan, associa il gioco ai media di comunicazione interpersonale, e dice che: ''i giochi devono trasmettere un eco della vita di ogni giorno''.

I videogiochi per come li conosciamo oggi rappresentano una nuova forma d’arte, nata oramai più di mezzo secolo fa. Un tempo il videogioco veniva considerato solo un passatempo ideato principalmente per i bambini. Oggi invece rappresenta una grossa fetta dell’industria dell’intrattenimento, che conta appassionati sparsi in ogni angolo della terra, e che comprende non solo bambini ma anche adulti di ogni età e di entrambi i sessi.

Il primo videogioco elettronico nacque nel 1947, il progetto prendeva spunto dai radar che vennero usati durante la seconda guerra mondiale. Ma il primo videogioco ad entrare nelle case è stato negli anni 70 il ''Pong'', si trattava di una simulazione sportiva, una specie di ping-pong, in cui si fronteggiavano ai lati dello schermo due barrette luminose su cui rimbalzava la palla. Prima ancora di diventare il capostipite di tutti il giochi per console e homecomputer, è stato anche il primo videogioco da sala di successo.

Con l'arrivo degli ''home game system'', ebbero successo titoli come Pac-Man o Space Invaders. L’ascesa divenne inarrestabile, col mitico Commodore 64 con cui ogni ragazzino poteva giocare a basso costo ai suoi videogiochi preferiti anche da casa.

A metà anni ’80, poi, la storia dei videogiochi fu segnata dallo scontro di due colossi giapponesi: da una parte la Nintendo, produttrice della console “Nes” e dei personaggi Super Mario, Zelda e Donkey Kong (e più recentemente dei celebri Pokemon); dall’altra la Sega, genitore del  “Sega Master System” e di Sonic, Alex Kidd e Golden Axe. La straordinaria battaglia sul mercato tra le due aziende produttrici proseguì per anni e anni, producendo fior di console sempre più moderne e potenti, oltre a videogiochi oltremisura divertenti ed avanzati. Da una parte si è andati dal Super Nintendo alla Playstation, dall’altra dal Sega Mega Drive al Dreamcast.

Secondo le più recenti statistiche più di mezzo miliardo di persone in tutto il mondo gioca ai videogiochi ogni giorno, per circa tre miliardi di ore di gioco alla settimana. Solitamente i computer e le console da gioco (Playstation e XBox) sono le piattaforme più utilizzate.

Può sembrare strano, ma i giochi di calcio rappresentano uno dei generi più antichi dell'industria videoludica, trovando un punto d'incontro ideale tra uno degli sport più popolari del mondo e l'intrattenimento elettronico. Uno dei titoli più venduti regolarmente ogni anno è FIFA, videogioco di calcio ufficiale di EA Sports. Tra le squadre preferite dai players italiani ci sono: l'Inter, la Juventus e il Milan campione d'Italia.