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La storia e il mito dell'Oktober Fest attrae anche gli italiani

di Redazione Picenotime

mercoledì 11 ottobre 2023

Ottobre è il periodo dell’autunno, della scuola, della fine definitiva delle vacanze e, soprattutto, dell’Oktoberfest, che letteralmente si traduce come “festa d’ottobre”. Si tratta di un festival tradizionale di Monaco di Baviera, in Germania, ma che da tempo è diventato molto popolare anche dalle nostre parti. Spesso associato alla festa della birra, si celebra dal penultimo fine settimana di settembre al primo di ottobre, e ogni anno accoglie una media di 6 milioni di visitatori con un consumo di circa 7,5 milioni di boccali di birra. Ma in cosa consiste realmente? E da quando si festeggia? Scopriamolo insieme. 

C’è da dire che oramai il festival è diventato talmente popolare anche dalle nostre parti che parlarne sembra quasi superfluo. Sono stati realizzati perfino dei giochi a tema, come la slot realizzata da RedDrake, ovvero Heidi all Oktoberfest. Apparsa puntualmente poco prima della festa nei siti casino non AAMS, ha già convinto numerosi giocatori. Si tratta di una macchinetta con cinque rulli e quattro file, con 50 linee di vincita e la possibilità di ottenere fino a 200 giri gratuiti.

Heidi ti porta all’interno della festa nei panni di una graziosa cameriera intenta a servire giganteschi boccali di birra. L’atmosfera che si respira nel gioco è in tutto e per tutto simile a quella del festival, con musiche a tema, fisarmoniche che suonano e personaggi folkloristici. Ogni spin parte da un minimo di 0,20€ fino a un massimo di 50,00€. L’RTP dichiarato, ovvero il ritorno al giocatore, è del 94,8%. Una slot che ogni amante della birra e dell’Oktoberfest dovrebbe provare, anche nella versione demo gratuita.

Ma tornando alle origini, il primo festival si tenne a Monaco il 12 ottobre 1810 in occasione del matrimonio tra il principe Ludwig e la principessa Therese. In quell’occasione furono organizzate numerose feste, private e pubbliche, e la corsa dei cavalli del 17 ottobre venne replicata ogni anno. Il luogo della festa fu individuato presso la Sendlinger Berg (il monte di Sendling), oggi chiamato Theresienhöhe (l’altura di Teresa).

La festa ebbe poi un’evoluzione sempre maggiore, aggiungendo alla corsa dei cavalli altre attrattive (come piste da bowling, alberi per arrampicarsi, altalene, ecc.), e nel 1818 fu installata anche la prima giostra. A partire dal 1819 la festa fu gestita direttamente dal consiglio comunale di Monaco, che si impegnò a replicarla ogni anno. Ma la vera svolta ebbe luogo a partire dal 1880, quando l’amministrazione cittadina autorizzò la vendita di birra, alla quale seguì la prima rosticceria (1881) e i numerosi banchi vendita e stand per i visitatori.

Ad oggi, come accennato a inizio articolo, il festival ospita oltre 6 milioni di visitatori l’anno, molti dei quali provenienti dall’estero, di cui diversi indossando l’abbigliamento Dirndl (l’abito tirolese) o i Lederhosen (pantaloni corti in pelle). Il padiglione Hofbräu è attualmente il più grande presente nell’area, con una capienza di circa 10 mila posti. L’atmosfera che si respira è sempre di festa, pur mantenendo un volume e un contegno tali da permettere anche a famiglie o turisti più anziani di godere appieno dell’evento.

Oltre al cibo e alla birra, nell’area festival sono presenti diverse attrattive, tra cui: la ruota panoramica, istallata nel 1880 e aggiornata successivamente nel 1979, raggiungendo un’altezza di 48 metri; la Krinoline, una giostra tradizionale presente dagli anni ‘20; l’altalena delle streghe (o delle illusioni), un’attrazione storica di origine americana; il Taboga, uno scivolo realizzato per la prima volta nel 1906; la Ruota del diavolo, un disco di legno rotante, in orizzontale, dove i visitatori devono provare a stare in piedi. E ancora, lo Schichtl, dove vengono eseguiti giochi di prestigio e curiosità in brevi spettacoli; il Pitts Todeswand, un grande cilindro in legno alto otto metri dove all’interno si esibiscono motociclisti; e l’Olympia Looping, uno dei più grandi ottovolanti del mondo.

Un festival, dunque, che attrae ogni anno milioni di persone ed ha un’attrattiva particolare per gli italiani, affascinati probabilmente dal mix di goliardia e tradizione popolare. Di certo da visitare almeno una volta nella vita.