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Il tradimento “fatale”, la storia di Elena e Paride

di Redazione Picenotime

mercoledì 19 ottobre 2022

La letteratura offre una vastità di esempi riguardanti il tradimento. Coppie infedeli, donne adultere e uomini giustificati dalla società, ci sono tanti tipi di tradimento e ogni situazione può essere legittima. Le reazioni, però, possono essere differenti, a volte eccessive altre volte fin troppo pacate. La risposta del partner tradito viene mossa da come viene concepito il tradimento in sé. Per saperne di più è bene dare un’occhiata su Subito News.

Tra i casi più eclatanti di tradimento c’è quello di Elena. Proprio a questo avvenimento si attribuisce la causa scatenante della guerra più famosa dell’antichità ovvero quella di Troia, che ha visto greci e troiani combattere fino all’ultimo sangue, i primi per espugnare la roccaforte troiana; i secondi per difendersi ma, come ben sappiamo, vinceranno i greci e Troia cadrà tra le fiamme.

Però, c’è da precisare che, come tutte le guerre, anche questa non è stata mossa soltanto dalla vendetta di un uomo tradito, in questo caso Menelao, che aveva la necessità di riprendersi ciò che era suo: Elena, strappandola dalle grinfie amorose di Paride, il più bel giovane, figlio di Priamo, re di Troia; in realtà, anche questa guerra alla fine è diventata una guerra di potere. L’amore tra Paride ed Elena era già scritto dagli dei e dal Fato, era inevitabile.

Il tradimento “fatale”

Possiamo definire “fatale” il tradimento che ha visto questi due giovani come protagonisti sia perché scritto dal Fato sia perché è costato la vita a Paride; Elena, invece, non ha avuto vita facile appena tornata tra le braccia di Menelao.

Molti potrebbero pensare che i due giovani avrebbero potuto nascondere la loro relazione clandestina, un po’ come i giovani d’oggi che si destreggiano tra rocambolesche scuse; invece no, entrambi hanno deciso di procedere “in grande stile”: Elena fugge a Troia con Paride, senza spiegazioni e quasi senza timore. L’episodio della fuga si è travestito da rapimento per confondere Menelao.

Questa azione potrebbe essere considerata un atto di estremo coraggio e libertà, ma Menelao era il Re di Sparta, non avrebbe mai potuto subire un oltraggio simile e rimanere in silenzio. Motivo per cui decise di armarsi dei migliori combattenti della Grecia, tra questi c’è il mitico Achille, e partire verso Troia, da qui in poi si sa il finale. Capiamo, però, perché l’amore tra i due fanciulli, e il conseguente tradimento di lei, sarebbe stato scritto nelle stelle.

I protagonisti: Elena e Paride

Il famosissimo mito a cui ci stiamo riferendo è “Il pomo della discordia”. Nell’Olimpo, gli dei avevano organizzato un banchetto per celebrare le nozze tra Peleo e Teti, i futuri genitori di Achille. La dea esclusa fu Eris, ovvero la dea della discordia, perché si credeva portasse sfortuna. Indignata di questo trattamento, decise furbescamente di intrufolarsi alla festa portando con sé una mela d’oro con inciso: alla più bella.

Si può ben immaginare il caos che si venne a creare, tutte le dee volevano accaparrarsi quel titolo. Dato lo sconvolgimento, Zeus decise di affidare l’ardua decisione al più bel giovane, ovvero Paride. Le dee sul podio a contendersi il titolo e la preziosa ricompensa erano 3: Atena, Era e Afrodite.

Tutte gli avevano promesso un qualcosa in cambio, Afrodite riuscì ad attirare la sua attenzione perché gli offrì in cambio l’amore da parte della donna più bella del mondo. Anni dopo, sarà proprio la dea della bellezza ad aiutare Paride a rapire Elena, la fanciulla più bella del mondo. Il tradimento, quindi, era inevitabile.