Curiosità
di Redazione Picenotime
Il termine winterizing riassume l’insieme di operazioni necessarie per preparare abitazioni e spazi esterni al periodo invernale. Non si tratta soltanto di un dettaglio estetico, ma di una procedura che consente di preservare strutture, impianti e superfici dagli sbalzi termici, dall’umidità e dagli agenti atmosferici. Un approccio metodico al winterizing riduce i rischi di deterioramento, ottimizza l’efficienza energetica e contribuisce ad allungare il ciclo di vita di arredi e impianti. Vediamo insieme come preparare la propria casa all’arrivo del freddo passo per passo.
Il primo step consiste nell’individuare e sigillare tutte le infiltrazioni d’aria. Piccole fessure intorno a porte, finestre o prese elettriche possono sembrare insignificanti, ma nel lungo periodo compromettono la stabilità termica della casa e aumentano i consumi energetici. Per localizzarle è possibile utilizzare strumenti semplici, come una candela o un bastoncino di incenso: se la fiamma o il fumo si muovono in prossimità di una superficie, significa che c’è una perdita d’aria. La soluzione tecnica prevede l’applicazione di guarnizioni adesive, silicone acrilico per giunti o pellicola termoisolante per i vetri. Nei casi più gravi, può essere necessario sostituire serramenti ormai obsoleti con infissi a doppio o triplo vetro.
Oltre alle sigillature, un passaggio cruciale riguarda l’isolamento strutturale di soffitti, pareti e cantine. L’attico è spesso il punto più vulnerabile della casa, dove un isolamento inadeguato può causare una dispersione di calore superiore al 25%. È consigliato l’uso di schiume a spruzzo (spray foam) perché permette di colmare interstizi irregolari, garantendo una barriera contro aria fredda e umidità. In alternativa, si possono installare pannelli isolanti in fibra minerale o polistirene estruso. Anche i seminterrati e i pavimenti sospesi beneficiano di questi interventi, riducendo fenomeni di condensa e proliferazione di muffe.
Un impianto termico efficiente non solo garantisce comfort, ma riduce anche i consumi di combustibile. La manutenzione periodica della caldaia è obbligatoria e deve includere:
pulizia dei bruciatori;
verifica dei fumi;
regolazione della pressione.
È opportuno, inoltre, sostituire i filtri dell’aria due volte all’anno, poiché i residui di polvere e allergeni possono ostacolare la circolazione dell’aria calda. Una soluzione utile è l’installazione di un termostato programmabile o smart: questi dispositivi permettono di gestire le temperature in base agli orari e all’occupazione della casa, mantenendo un livello medio di 20 °C e abbassandolo nelle ore notturne o di assenza.
Il camino, spesso utilizzato come fonte di calore supplementare, ha bisogno di un’accurata manutenzione prima dell’arrivo dell’inverno. I depositi di creosoto e fuliggine all’interno della canna fumaria sono altamente infiammabili, ma un’ispezione e una pulizia professionale riducono drasticamente il rischio di incendio. È altrettanto importante verificare lo stato di guarnizioni, sportelli e valvole di chiusura (damper), poiché piccole fessure possono permettere l’ingresso di correnti fredde quando il camino non è in uso.
Tra i rischi più gravi dell’inverno vi è il congelamento delle tubature, un problema che può causare rotture improvvise e danni ingenti all’impianto idraulico. Gli interventi di riparazione sono spesso complessi e onerosi, con costi che possono facilmente superare diverse migliaia di euro. Prevenire è quindi l’unico approccio efficace. Per ridurre al minimo i rischi, è consigliabile:
Applicare guaine isolanti o nastri termici attorno ai tubi esposti per creare una barriera contro il gelo;
Conoscere la posizione esatta della valvola di intercettazione principale, così da poter chiudere rapidamente l’acqua in caso di emergenza;
Riparare eventuali punti di infiltrazione d’aria fredda, come finestre rotte o prese d’aria non sigillate, che possono favorire il congelamento dei tubi nei locali più vulnerabili, ad esempio i seminterrati;
Mantenere il termostato impostato su una temperatura costante di almeno 13 °C (55 °F), anche quando si è fuori casa per periodi prolungati.
Questi accorgimenti riducono notevolmente la probabilità di danni strutturali, garantendo continuità di funzionamento all’impianto idraulico durante tutta la stagione fredda.
Le grondaie ostruite da foglie e detriti impediscono il corretto deflusso dell’acqua piovana, che può accumularsi, ghiacciare e causare infiltrazioni o danni strutturali al tetto. Pulire le grondaie in autunno è quindi una priorità, eventualmente installando griglie di protezione per ridurre la frequenza degli interventi. Anche gli scarichi esterni devono essere ispezionati per assicurare il deflusso libero, evitando allagamenti o la formazione di ghiaccio sulle superfici pedonali. Un controllo preventivo delle coperture del tetto, con sostituzione di tegole o guaine danneggiate, completa la protezione dagli agenti atmosferici.
Non solo la casa, ma anche gli spazi outdoor devono essere protetti. I mobili da giardino in legno o metallo possono deteriorarsi rapidamente se esposti a pioggia, neve e gelo: vanno quindi riposti in ambienti coperti o, in alternativa, protetti con teli impermeabili. Anche barbecue, attrezzature sportive e giochi per bambini dovrebbero essere messi al riparo per evitare ossidazioni e rotture, così come eventuali piante da giardino. Un’organizzazione attenta degli spazi esterni riduce i danni e facilita la riapertura primaverile.
La piscina richiede procedure specifiche di invernaggio, che spesso vengono trascurate. Prima dell’arrivo del freddo, è necessario eseguire un’accurata pulizia, abbassare il livello dell’acqua al di sotto degli skimmer e installare una copertura resistente agli agenti atmosferici. L’elemento chiave è l’impiego di prodotti invernali per piscina, come svernanti chimici, alghicidi e stabilizzatori di pH, che impediscono la formazione di alghe, calcare e incrostazioni durante i mesi di inattività. Questo trattamento consente di ritrovare l’acqua in condizioni ottimali all’inizio della stagione successiva, riducendo il bisogno di shock chimici intensivi e risparmiando tempo e denaro nella fase di riapertura.
Come ultimo step, ma non per importanza, l’introduzione di illuminazione LED a luce calda riduce i consumi elettrici e crea un’atmosfera accogliente. Tessili come tende pesanti, tappeti e coperte non solo aumentano la sensazione di comfort, ma offrono un contributo all’isolamento termico passivo. Anche piccoli accorgimenti estetici, come la scelta di colori caldi per gli arredi stagionali, favoriscono il benessere psicologico durante i mesi più freddi.
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