• Curiosità
  • Ricordando Beetlejuice, il primo vero film di Tim Burton

Ricordando Beetlejuice, il primo vero film di Tim Burton

di Redazione Picenotime

martedì 25 luglio 2023

Era il 1988, e nelle sale cinematografiche americane veniva programmato Beetlejuice, il primo vero film di Tim Burton. Il regista di Los Angeles aveva in realtà già diretto un film pochi anni prima (Pee-wee's Big Adventure del 1985), ma non ebbe il successo che invece arrivò con Beetlejuice – Spiritello porcello.

Il film ebbe un tale successo sotto il punto di vista della critica (ricevendo anche l’Oscar al miglior trucco) e ai botteghini (incassando 74,2 milioni di dollari) che generò diversi progetti collaterali, dalla serie televisiva animata (In che mondo stai Beetlejuice?), un musical teatrale nel 2018 ed anche una slot machine che si può provare gratuitamente sui siti con slot machines aams, garanzia di sicurezza.

Il gioco, prodotto da Barcrest, è una moderna slot in stile Megaways con 288.832 modi di vincere e puntate minime di dieci centesimi, una volatilità variabile e un RTP (Ritorno al Giocatore – Return to Player) del 96%. Ovviamente il gioco riprende alla perfezione le atmosfere e le ambientazioni del film. Ritroviamo Beetlejuice, Shrunken Head, Miss Argentina, Serpent e Lydia a rappresentare i simboli vincenti, oltre alla scritta Beetlejuice a rappresentare lo Scatter che attiva i free spin. I simboli a cascata e i moltiplicatori illimitati con giri gratuiti rendono il prodotto Barcrest davvero divertente.

Ormai è consuetudine trasformare film "mitici" in macchinette per il gioco online, come la slot Grease di cui abbiamo già parlato, o la slot Jumanji. Ma torniamo al film di Tim Burton e alla storia di Beetlejuice.

Per chi non lo avesse mai visto, la storia narra dei coniugi Adam e Barbara Maitland che, dopo un incidente d’auto, scoprono cose alquanto bizzarre nella loro villa: nessuno è in grado di vederli, fanno azioni e gesti sovrannaturali e, fuori casa, li attende un deserto abitato dai mostruosi Vermi delle Sabbie (creature fantastiche presi dal Ciclo di Dune di Frank Herbert). Capiranno quindi, grazie al libro chiamato “Il manuale del novello deceduto”, di essere morti e di essersi trasformati in fantasmi.

Successivamente, la casa verrà acquistata dalla famiglia Deetz, che porterà scompiglio nella piccola cittadina con disappunto della coppia di fantasmi. Adam e Barbara proveranno in tutti i modi a spaventarli per farli tornare a New York, ma senza successo. Solo Lydia, la figlia di Charles Deetz, è in grado di vederli, e proverà invano ad aiutarli nel loro progetto. A questo punto, la coppia si rivolgerà a Betelgeuse, un ghoul fantasma che fa il bio-esorcista, cioè si libera degli umani per dare pace ai fantasmi (l’opposto di un classico esorcista).

Si pentiranno presto di aver evocato il malefico bio-esorcista, e nell’evolversi della storia accadranno molteplici fatti ed eventi strani in un connubio di ilarità, suspence e azione. Come nelle migliori favole, ci sarà un piacevole lieto fine, con la pace tra le due famiglie ed il malvagio Betelgeuse ad avere la peggio.

Con Michael Keaton nel ruolo di Betelgeuse, Alec Baldwin in quello di Adam Maitland e Geena Davis in quello di Barbara Maitland, Tim Burton è riuscito a tirar su un cast d’eccezione, perfettamente amalgamato e in linea con lo spirito del film. Jeffrey Jones, Catherine O’Hara e Winona Ryder completano il cast alla perfezione, suggellando anche future collaborazioni tra il regista e gli attori.

Il film è stato recensito come “Brillantemente bizzarro e traboccante di idee, Beetlejuice offre alcuni dei lavori più deliziosamente maniacali di Michael Keaton - e un divertimento inquietante e divertente per tutta la famiglia”. Ed effettivamente trova consenso da molti, ed è un film adatto a tutta la famiglia nonostante il clima tipicamente dark/gothic tipico dei film di Tim Burton.