Sicurezza informatica e assistenza pc: i consigli di un team di esperti
di Redazione Picenotime
venerdì 27 maggio 2022
Sono davvero tanti i comportamenti sbagliati che, in maniera non consapevole, mettiamo in atto in materia di sicurezza informatica, così da mettere a repentaglio la nostra privacy, i nostri dati e perfino il nostro conto corrente. Abbiamo voluto approfondire questo argomento con lo staff di Assistenzainformaticadomicilio.it: un team di professionisti che offre un servizio di consulenza sulla sicurezza della rete informatica, inoltre è specializzato nell’ assistenza pc a domicilio, garantendo una soluzione per qualunque tipo di problema in tempi rapidi. Sia per la consulenza informatica che nel campo dell’assistenza pc a Milano, questa realtà mette a disposizione più di 20 anni di esperienza. Il servizio viene assicurato sia a Milano che nei paesi dell’hinterland, con un approccio professionale e volto a offrire la massima riservatezza. Tutti gli interventi, eseguiti sul posto di lavoro o a domicilio, sono risolutivi ed efficaci, migliori di ciò che possa essere richiesto a un centro assistenza tradizionale.
Ma veniamo alle nostre domande…
Qual è il più comune errore che commettiamo in tema di cyber security?
Di certo la debolezza eccessiva di molte password che siamo soliti utilizzare. Si tratta di un problema atavico, di cui si parla da molti anni: come dire, una cattiva abitudine che non è stata ancora debellata. Gli italiani sono molto pigr, non solo con le password, capita spesso di trovare PC con software vetusti, i programmi che abbiamo sul computer dovrebbero sempre essere aggiornati alle nuove versioni che i loro creatori rendono disponibili.
Anche il sistema operativo può essere responsabile in tal senso?
Se è obsoleto e non sono stati scaricati gli aggiornamenti sulla sicurezza sì, di sicuro. Usare un sistema operativo troppo datato mette a repentaglio i dati che vengono conservati nel pc e, nel complesso, fanno correre dei rischi molto seri a tutta l’infrastruttura. Per esempio, si può citare il caso di Windows XP, sistema operativo che ha riscosso un notevole successo e che da ormai otto anni è in pensione: è dal mese di aprile del 2014, infatti, che Microsoft non fornisce più supporto ufficiale e aggiornamenti sulla sicurezza. Eppure ci sono ancora un sacco di persone che lo usano, con conseguenze facili da immaginare. I rischi si moltiplicano in maniera esponenziale, poi, in presenza di software che vengono scaricati in maniera illegale. Il ricorso ai software craccati è un’attività illegale, in quanto tale può anche essere perseguita, oltre a costituire un rischio molto elevato dal punto di vista della sicurezza. Non a caso, molti criminali informatici si avvalgono proprio di software non originali per violare i sistemi degli utenti: software che vengono fatti scaricare da siti pirata o messi in circolazione in modalità peer to peer. Si tratta di programmi solo in apparenza sicuri, ma in cui invece ci sono spyware, malware, trojan e tanti altri esempi di minacce che mettono a rischio il computer.
È importante fare copie dei dati?
Ovviamente sì: un backup realizzato in maniera ottimale rappresenta, al giorno d’oggi, un metodo sicuro e disponibile per prevenire la perdita di dati. Anche se questa può sembrare una constatazione banale, in realtà attualmente ci sono ancora un sacco di imprese che sono prive di un sistema di backup che funzioni alla perfezione. Non si deve commettere lo sbaglio di ritenere che solo le multinazionali o le imprese più ricche possano finire nel mirino dei cyber criminal. Quest’ultimi possono decidere di “tenere in ostaggio” informazioni importanti per l’azienda in cambio di un riscatto. I sistemi digitali sono sempre più importanti al giorno d’oggi, e non si possono trascurare le conseguenze che scaturiscono dalla perdita dei dati.
In molti casi accediamo a connessioni pubbliche: è un comportamento a rischio?
Le reti wifi gratuite sono senza dubbio comode: basti pensare a quelle che si trovano in aeroporto o in una stazione dei treni, per esempio. Questo non vuol dire, però, che si tratti anche di reti sicure. È bene sempre chiedersi se per accedere alla rete pubblica ci sia bisogno di una password o meno e se questa sia sempre la stessa. Tutte le reti pubbliche sono caratterizzate da un livello di rischio che può essere più o meno elevato. Le connessioni odierne da smartphone attualmente sono alquanto veloci; pertanto è sempre preferibile provvedere al tethering direttamente dal proprio telefono, senza correre rischi.

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