• Salute
  • Alterazioni ormonali nelle donne: come influiscono sull’organismo?

Alterazioni ormonali nelle donne: come influiscono sull’organismo?

di Redazione Picenotime

mercoledì 27 gennaio 2021

Nel nostro corpo “viaggiano” diverse tipologie di ormoni che agiscono come messaggeri, permettendo il corretto svolgimento di molte funzioni vitali. Gli ormoni aiutano a regolare, tra le altre, funzioni fondamentali come il ciclo del sonno, il metabolismo, il ritmo della crescita o la fertilità: è evidente quindi come influenzino non solo il benessere fisico ma anche l’umore e la salute psico-emotiva.

Spesso, tuttavia, può capitare che l’attività ormonale non funzioni come dovrebbe e che si verifichino alcuni squilibri. Non è raro, ad esempio, soprattutto per le donne in età fertile, sperimentare fluttuazioni ormonali, soprattutto nei livelli di progesterone, testosterone ed estradiolo. Queste alterazioni ormonali nell’organismo femminile rientrano spesso tra le cause di fastidiose cistiti, vaginiti, o altre infezioni e infiammazioni intime.

La questione è più delicata di quanto sembri, soprattutto perché generalmente le persone ignorano l’importanza e l’entità del ruolo svolto dagli ormoni e di conseguenza non riconoscono le alterazioni ormonali come possibile causa dei problemi intimi sopracitati, considerandoli solo dei semplici fastidi comuni con i quali convivere senza andare alla radice del problema.

Ci sono, tuttavia, alcuni segnali che il nostro corpo ci manda per aiutarci a capire che stiamo attraversando una fase di alterazione ormonale:

1.    Acne e presenza di peluria

Nelle donne è frequente, durante le fluttuazioni ormonali che accompagnano il ciclo mestruale, notare una comparsa o, se già presente, un aumento di acne sul viso.

La presenza massiccia di acne, tuttavia, può diventare anche regolare e non essere legata soltanto al ciclo mestruale. Ciò può essere dovuto a un aumento degli ormoni androgeni, ovvero maschili.

Questi ormoni, tra le altre cose, regolano la produzione di sebo che, se prodotto in abbondanza, può andare a occludere i pori e formare i comedoni, i “punti bianchi” che a volte si sviluppano sulla superficie della pelle.

L’iperandroginismo, con presenza di acne associata a un aumento di peluria sul viso, nelle donne può inoltre essere causa della sindrome dell’ovaio policistico, un malfunzionamento dell’ovaio che colpisce un gran numero di donne in età fertile.

L’aumento di testosterone, poi, oltre a far spuntare brufoli e peli in zone tipicamente “maschili” come viso, collo e seno, può provocare anche un aumento di peso.

Per verificare se è in corso uno squilibrio ormonale di questo tipo è importante recarsi dal proprio ginecologo, che con molta probabilità prescriverà delle compresse a base di acido folico.

2.    Calo della libido

Una riduzione del testosterone, al contrario, può provocare un calo nella libido. Con la fine dell’età fertile, ovvero con l’arrivo della menopausa, si assiste infatti a una forte riduzione nella produzione di testosterone, che si abbassa addirittura del 50%, provocando così un calo del desiderio, oltre che delle energie, portando molte donne a sentirsi spesso stanche e spossate.

3.    Alterazioni del capello

Le alterazioni ormonali possono essere legate a una riduzione della funzione della tiroide. Tutto ciò può avere diverse conseguenze, come dei cambi più o meno repentini d’umore, ma anche alterazioni che interessano i capelli. Si può infatti assistere a una perdita di capelli o a una maggiore presenza di sebo sul cuoio capelluto, che rende la chioma più grassa.

Anche in questo caso è importante rivolgersi al proprio medico, che verificherà la situazione tramite esami del sangue per poi determinare la terapia più adatta per ripristinare l’equilibrio ormonale.

4.    Maggiore sensibilità al seno

Uno squilibrio ormonale che a volte si verifica nelle donne è l’aumento dei livelli di estrogeni, e può manifestarsi attraverso una maggiore sensibilità del seno, il quale appare più gonfio e spesso dolorante. L’aumento di estrogeni può semplicemente essere legato a particolari terapie, come l’assunzione della pillola anticoncezionale, ma si tratta di un’alterazione da non sottovalutare, in quanto può essere anche espressione dello sviluppo di patologie serie, come cisti, fibromi e tumori. Ecco perché è di fondamentale importanza sottoporsi a controlli regolari del seno, anche quando non si notano particolari alterazioni, in modo tale da fare un’accurata prevenzione. Oltre alle visite di controllo regolari è importante imparare a controllarsi quotidianamente in maniera autonoma attraverso l’autopalpazione corretta del seno in modo tale da verificare la presenza di irregolarità o piccole protuberanze da sottoporre a immediata visita da parte del medico.

5.    Nervosismo e sbalzi d’umore

Uno squilibrio dell’ormone dello stress, ovvero del cortisolo, può provocare diverse reazioni fisiche più o meno intense ma che sicuramente vanno a incidere sulla nostra serenità, rendendo difficile affrontare anche gli impegni più banali nel corso della giornata. L’alterazione dei livelli di cortisolo può infatti provocare mal di testa, nervosismo e sbalzi d’umore, e spesso può agire negativamente e in maniera diretta sull’apparato digerente, provocando difficoltà nella digestione, gonfiore addominale e stitichezza.

6.    Disturbi del sonno e tachicardia

Se si ha difficoltà a dormire o si percepisce nervosismo, irrequietezza o addirittura tremori e tachicardia, allora si potrebbe soffrire di squilibri ormonali legati all’ipertiroidismo.

Questa alterazione, nelle donne, può portare inoltre a una perdita di peso e a irregolarità del ciclo mestruale, sia nella quantità del flusso, che può aumentare, sia nelle tempistiche. Anche in questo caso è fondamentale effettuare degli esami per controllare il funzionamento della tiroide.

Infine, i problemi di insonnia possono anche essere legati a un calo dei livelli di progesterone, specie nel periodo che precede le mestruazioni.