Chicory, Holly, Wilde Rose... Ecco il mondo dei fiori di Bach
di Redazione Picenotime
mercoledì 21 agosto 2013
La floriterapia è un metodo di cura naturale scoperto agli inizi del Novecento dall’intuizione del medico inglese Edward Bach, batteriologo, ricercatore e omeopata, che intorno agli anni Trenta individua alcune varietà di fiori, che opportunamente estratte, sono in grado di riequilibrare i vari stati emotivi negativi. Affermava il Dr. Bach nel suo libro ‘The original writings’ che “la nostra salute fisica dipende soprattutto dalla nostra attitudine mentale e dalle nostre emozioni”, e che “la completa armonica unione di anima, mente e corpo non è un ideale difficile da raggiungere, ma qualcosa di facile, naturale che molti di noi hanno trascurato”.
Ognuno dei trentotto fiori di Bach riequilibra una particolare emozione o stato d’animo. A essi si aggiunge una combinazione di cinque fiori, la “Rescue Remedy”, ovvero “Rimedio di soccorso”, ideata specificatamente per situazioni improvvise di emergenza e difficoltà. I rimedi floreali sono facili da usare e chiunque può sceglierli ed assumerli senza ausilio di una consulenza tecnica. L’eventuale scelta di un rimedio non adatto non comporta alcun effetto collaterale, non crea dipendenza e possono essere utilizzati in concomitanza con altre cure. Naturalmente questi rimedi non sostituiscono in alcun caso la prescrizione medica, non pretendono di essere risolutivi o sostitutivi dei farmaci allopatici inerenti ai relativi disturbi.
Come individuare il fiore giusto
Ognuno dei 39 rimedi è rivolto ad una specifica emozione, non al sintomo fisico, e non agisce attaccando o reprimendo lo stato emotivo, ma sviluppando la qualità positiva e stimolando le potenzialità dell’individuo. Per scegliere i rimedi occorre soltanto riflettere su che tipo di persona si è, e sugli stati emotivi che si stanno provando. Sono tantissimi i libri e le pubblicazioni che illustrano le caratteristiche dei fiori nello specifico, qui noi riportiamo una suddivisione generale secondo gli stati d’animo:
Per la paura: Rock Rose, Mimulus, Cherry Plum, Aspen, Red Chestnut.
Per l'incertezza: Cerato, Scleranthus, Genzian, Gorse, Hornbeam, Wild Oat.
Per lo scarso interesse verso le circostanze attuali: Clematis, Honeysuckle, Wild Rose, Olive, White Chestnut, Mustard, Chestnut Bud.
Per la solitudine: Water Violet, Impatiens, Heater.
Per l'ipersensibilità alle influenze e alle idee: Agrimony, Centaury, Walnut, Holly.
Per l'avvilimento e la disperazione: Larch, Pine, Elm, Sweet Chestnut, Star of Bethlehem, Willow, Oak, Crab Apple.
Per l'eccessiva preoccupazione del benessere altrui: Cicory, Vervain, Vine, Beech, Rock Rose.
Per l’emergenza: Rescue Remedy.
Come assumere i fiori
Il rimedio può essere assunto da solo o in combinazione con altri fiori, a seconda delle esigenze fino a sei o sette fiori contemporaneamente. Nel caso ci si trovi ad affrontare uno stato d’animo passeggero, il metodo più semplice e mettere 2 gocce di ciascun rimedio e sorseggiarle. Se il problema è presente da tempo, è consigliabile la preparazione di una boccetta di trattamento (da 30 ml), da riempire con acqua naturale, mettendo 2 gocce di ciascun rimedio, e prendere 4 gocce più volte al giorno. Il prodotto così preparato dura circa 3 settimane, per conservarlo meglio si possono aggiungere un cucchiaino di brandy o di aceto di mele. I rimedi si assumono fino alla scomparsa del sintomo, il tempo necessario affinché il beneficio venga percepito varia da una persona all’altra. Le gocce non hanno alcun tipo di rilevanza biochimica sul corpo, e quindi non si incorre in un rischio di sovradosaggio.
Per chi sono utili
I Fiori di Bach sono per tutta la famiglia e per tutte le fasi evolutive della vita, si possono usare per neonati fin dal primo giorno e per gli anziani di qualsiasi età. Sono un valido aiuto anche per i nostri amici animali e per le piante d’appartamento facendole crescere forti e robuste.
Secondo alcuni i fiori di Bach, avrebbero un effetto autosuggestivo, definito "effetto placebo", anche se i risultati su piante ed animali fanno pensare che sia difficile che si tratti solo di suggestione. Mentre i sostenitori dei rimedi floreali scoperti da Bach affermano che rilascerebbero nell'acqua, se opportunamente trattati, la loro presunta "energia" o "memoria". Ma il concetto di presunta "memoria dell'acqua" non è mai stato dimostrato sperimentalmente e non è riconosciuto dalla scienza.
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