Salute

Federfarma Marche, seminario a Roma sulla coscienza della vaccinazione

di Redazione Picenotime

"Fare prevenzione tra strategia e consapevolezza: la coscienza della vaccinazione", questo il titolo del seminario tenutosi a Roma in cui è stato anche relatore Marco Meconi, presidente di Federfarma Marche.

L’importante momento di valutazione e formazione, alla vigilia dell’avvio della campagna vaccinale, ha confermato l’esigenza di una “un’azione nazionale per proteggere i giovani da infezioni gravi e prevenibili, senza tralasciare gli anziani ed i fragili. Per Meconi – voce delle farmacie marchigiane che da anni sono impegnate sul fronte delle vaccinazioni antinfluenzali, herpes zoster, papilloma virus - è “fondamentale proteggere gli adolescenti da malattie gravi e prevenibili con i vaccini, questa resta una sfida aperta per il nostro Paese”. Infatti “in Italia la copertura è ancora insufficiente e disomogenea, nonostante il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, soprattutto per quanto riguarda la Meningite B e il Papilloma Virus (HPV)”.In contraltare "tra le persone con oltre 65 anni di età non abbiamo una convincente adesione alle campagne vaccinali antinfluenzali, i dati mostrano infatti un calo, ma è nostro dovere proteggere i fragili e gli anziani che rappresentano una parte importante della nostra nazione su cui il ministero della Salute si sta impegnando fortemente”:

Meconi - parlando a nome dei titolari di Farmacia italiani - ha evidenziato “il ruolo della farmacia come elemento in grado di contribuire a garantire l’equità nell’accesso alle cure su tutto il territorio, sia per quanto riguarda i farmaci che i nuovi servizi”. Testimoniando l’esperienza delle Marche nella sperimentazione della farmacia dei servizi – con oltre 350 farmacie coinvolte su un totale di circa 500 ed oltre 31.000 prestazioni effettuate - ha ribadito, prendendo spunto dall’estensione delle vaccinazioni in farmacia ad altre patologie come l’herpes zoster ed il papilloma virus,” la necessità di rendere strutturali i servizi a conclusione della fase sperimentale. La migliore risposta che il sistema sanitario può indirizzare sia agli anziani che ai più giovani”.





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