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Guerrilla Gardeners, anche in Italia esplodono le bombe... verdi

di Redazione Picenotime

venerdì 18 ottobre 2013

Andando a spasso per le nostre città, ci può capitare di imbatterci in gruppi di guerriglieri, armati di palette, rastrelli e bombe di semi, sono i ‘Guerrilla Gardeners’, ma niente paura, sono un esercito di combattenti per la natura.

Un movimento diffuso in tutto il pianeta, i cui attivisti praticano una sorta di giardinaggio radicale, trasformando in angoli verdi le aree degradate delle città. Nasce in America nel 1973 ad opera di Liz Christy ed il suo gruppo ‘Green Guerrilla’, che trasformarono un'area abbandonata in un giardino privato nella zona di Bowery Houston a New York.

Il 'Guerilla Gardening' avviene in molte parti del mondo, in più di trenta nazioni (fonte: A Handbook For Gardening Without Boundaries 2008), un movimento non famosissimo ancora ma che si sta diffondendo grazie ai numerosi contributi online, alle pagine comunitarie di numerosi gruppi di guerriglia ed ai networking socali di giardinaggio.

In Italia è arrivato da circa 2-3 anni, ad opera di un gruppo di giovani milanesi che segue e consiglia i gruppi indipendenti. La prima ‘Giornata Nazionale del ‘Guerrilla Gardening Italiano’  c'è stata il 4 Novembre 2011, giorno in cui più gruppi di "gardeners" realizzarono un attacco verde, ognuno nella propria città o regione, dando vita al primo assalto nazionale sincronizzato.

I cosiddetti ‘guerrilla gardeners’ sono degli appassionati naturalisti che, improvvisandosi giardinieri cercano di migliorare lo spazio in cui vivono, opponendosi al degrado urbano ed agendo contro l'incuria delle aree verdi. L'attività principale del gruppo è quella di rimodellare ed abbellire, con piante e fiori, le zone dimesse e dimenticate della città. Non si tratta però di azioni di protesta ma di azioni pratiche come l’impianto di fiori e piante in aiuole poco valorizzate dai comuni.

Questi combattenti del verde, utilizzano oltre alla pala, terriccio e rastrello, le cosiddette “seedbomb”, bombe fatte di argilla, compost e semi, capaci di attecchire in terreni poco fertili, nel giro di qualche settimana. Esse si possono costruire avvolgendo in carta di giornale, terriccio, fertilizzante e semi dei fiori che si vorrebbe veder nascere, il tutto imbevuto d'acqua. Queste flower-bomb vanno sganciate in cantieri in disuso o in una zona abbandonata.

Per chi volesse diventare un guerrigliero d’assalto per la difesa del verde pubblico, possiamo aggiungere che questo gruppo è aperto a tutti , sul sito ufficiale del movimento italiano (www.guerrillagardening.it) troverete tutte le idee ed i consigli per diventare dei giardinieri combattenti, un bel modo di interagire positivamente con lo spazio urbano attraverso piccoli atti dimostrativi.

Una maniera nuova di vivere la natura, che permette ai pollici verdi delle nostre città di liberare il giardiniere che è in loro…

(nel video i Guerrilla Gardeners in azione a Bologna)

[youtube w=640 h=360 youtube.com/watch?v=wV_edZls0QY]


Guerrilla Gardeners

Guerrilla Gardeners