Associazione Progetto Endometriosi lancia una call to action e una guerrilla social per sensibilizzare sulla malattia
di Redazione Picenotime
venerdì 14 marzo 2025
È il potere del passaparola, attraverso un'idea semplice ma efficace: prendere una cartolina, e regalarla a una sorella, un'amica, una collega, una compagna di scuola, una moglie, o spedirla a una persona lontana. Un gesto apparentemente piccolo, che può fare la differenza nella vita di molte donne. Per tutto marzo 2025, il mese della consapevolezza sull’endometriosi, l’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi lancia una call to action e una guerrilla social per diffondere l’informazione sulla malattia considerata “invisibile”, che colpisce una donna su dieci. Dopo aver coinvolto negozi, esercizi commerciali e farmacie di tutta Italia nell’allestire le Vetrine Consapevoli, decorate e colorate di rosa con i materiali informativi e i gadget dell’A.P.E. per attirare l’attenzione sull’endometriosi e far conoscere la patologia, ora l’invito è ad amplificare la comunicazione, chiedendo a tutti di diffondere immagini e video delle vetrine con post e stories sui social, per arrivare a più persone possibili. Le Vetrine Consapevoli sono anche i punti di riferimento dove i cittadini possono fermarsi e prendere una delle 50.000 cartoline create appositamente per l'iniziativa. Ogni cartolina contiene un breve testo informativo e un QR code che rimanda al sito web dell'A.P.E., dove si possono trovare dettagli sull’endometriosi, i centri specialistici a cui rivolgersi, iniziative di supporto e consigli per il benessere femminile. Sensibilizzare sull’endometriosi costituisce attualmente l'unico metodo preventivo disponibile. Questa patologia risulta complessa da identificare e tuttora senza una terapia risolutiva. Il ritardo nella diagnosi, che mediamente oscilla tra 5 e 8 anni, frequentemente conduce a terapie inefficaci con ripercussioni dannose sul benessere fisico e psicologico delle donne. «Individuare prontamente i sintomi dell'endometriosi permette di intraprendere percorsi di cura appropriati e migliorare concretamente le condizioni di vita delle pazienti – spiega Jessica Fiorini, vicepresidente dell’A.P.E. -. Di qui, l’importanza di una diffusa conoscenza collettiva che può favorire lo sviluppo di trattamenti sanitari più efficaci, maggiori fondi alla ricerca scientifica, il riconoscimento dei diritti delle persone malate e una più attenta considerazione delle loro necessità». L'A.P.E. invita tutti a cercare le Vetrine Consapevoli nella propria città, prendere una cartolina e diffonderla, scattare foto e fare video per sensibilizzare anche attraverso i social. Piccole azioni che possono contribuire a una grande causa: far conoscere l'endometriosi a un pubblico sempre più ampio e sostenere tutte le donne che convivono con questa malattia, diventando messaggeri di consapevolezza. Cos’è l’endometriosi? L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce in Italia circa il 10% della popolazione femminile in età fertile, anche se i dati sono estremamente parziali e probabilmente sottostimati. I sintomi più diffusi sono: forti dolori mestruali ed in concomitanza dell’ovulazione, cistiti ricorrenti, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, dolori ai rapporti sessuali, infertilità nel 35% dei casi. Per una malattia di cui non si conoscono ancora le cause, per la quale non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione, per limitare i danni che l’endometriosi provoca, è fondamentale fare informazione per creare consapevolezza! L’A.P.E. è una realtà nazionale che da 19 anni informa sull’endometriosi, nella consapevolezza che l’informazione sia l’unica prevenzione ad oggi possibile. Sul sito dell’APE - www.apendometriosi.it – ci sono tutte le informazioni utili e i progetti per aiutare concretamente le donne affette da endometriosi e per entrare a far parte della rete nazionale. Link per scaricare le immagini: https://bit.ly/APEVetrineConsapevoli. Per informazioni: A.P.E. – Associazione Progetto Endometriosi. Sito web: www.apendometriosi.it
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