Morto Mauro Nesti, il ricordo del Gruppo Sportivo AC Ascoli
di Redazione Picenotime
giovedì 14 novembre 2013
Grande cordoglio nel mondo dell'automobilismo italiano per la scomparsa all'età di 78 anni di Mauro Nesti, eccellente specialista delle cronoscalate su vetture sport prototipo.
Anche il Gruppo Sportivo Dilettantistico Automobile Club di Ascoli Piceno, attraverso una lettera che ci è stata inoltrata dal presidente Giovanni Cuccioloni, ha voluto ricordare con intensa emozione un magnifico pilota che ha scritto pagine indimenticabili della Coppa Paolino Teodori, entusiasmando per diversi lustri tifosi ed appassionati ascolani.
"Quando in Italia si parla di gare in montagna, il primo nome che viene subito in mente è senza ombra di dubbio quello di Mauro Nesti, pistoiese di Bardalone. In una lunga carriera iniziata negli anni sessanta ha raccolto più di 200 vittorie assolute in Italia ed in Europa, 17 titoli tricolori e 8 titoli europei.
La Coppa Paolino Teodori ha visto dieci suoi successi: il primo nel 1972, l’ultimo nel 1990. Ad Ascoli ha vinto con Chevron, March, Lola ed Osella. Tante gare, tanti avversari, tante vittorie con pochissime sconfitte.
Fino a periodi recentissimi si è impegnato con le auto storiche, giusto per non perdere l’allenamento e rimanere a contatto dell’ambiente che l’ha reso famoso. In tanti si chiedevano se c’era qualcosa di particolare per cogliere così tanti successi. Probabilmente il segreto era nella sua piena dedizione alle corse, l’imparare i percorsi alla perfezione, studiandoli meticolosamente per andare forte: fin dalla linea di partenza sapeva dove e come mettere le ruote. Era abbastanza frequente, nei giorni precedenti la gara, incontrarlo a piedi lungo il tracciato.
Ricordo con piacere quando, nel 1987, si fece per la prima volta la Piagge-San Giacomo. Collaborò attivamente con l’allora direttore dell’Automobile Club di Ascoli Piceno Innocenzo Cenciarini, suggerendo un gran bel lavoro per l’allestimento del percorso e facendo sistemare all’interno dei tornanti delle cunette colorate a riempimento delle zanelle per non fare danneggiare le vetture.
Lascia un gran vuoto tra gli appassionati di automobilismo, specialmente tra gli amanti delle cronoscalate, ma tutti conserveranno sicuramente un gran ricordo del “toscanaccio” che ha segnato pagine storiche della velocità in montagna".
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