Tennis, Vagnozzi in esclusiva: “Vorrei tornare tra i primi 200”
di Redazione Picenotime
domenica 29 dicembre 2013
Non è stata una stagione densa di soddisfazioni per Simone Vagnozzi, talentuoso tennista ascolano che da anni vive a Castorano e che attualmente occupa la 282esima posizione nel ranking ATP (sedicesimo giocatore italiano in graduatoria).
Il 30enne portabandiera del movimento tennistico piceno, che in carriera è riuscito a raggiungere la posizione numero 161 nel ranking Atp in singolare e il 74esimo posto nella speciale classifica del doppio, ha accusato qualche problema fisico ed ha faticato a trovare continuità di risultati.
In esclusiva per Picenotime.it, alla vigilia della stagione 2014, Vagnozzi ha voluto esternare le proprie sensazioni in vista della ripresa ufficiale dell'attività agonistica.
Simone, che voto dai a questo tuo 2013?
A livello tennistico non mi posso dare più di 5...
Il momento più emozionante dell'anno che sta per andare in archivio?
Sicuramente la finale di Serie A1 giocata a Rovereto nelle file del Circolo Canottieri Aniene e purtroppo persa contro la Società Tennis Bassano.
Gli obiettivi agonistici per il 2014?
Vorrei tornare al più presto tra i primi 200 giocatori al mondo, sono convinto di potercela fare.
A che punto sei della tua carriera e per quanti anni ancora intendi giocare ad alti livelli?
Non penso sicuramente di essere alla fine della mia carriera, fisicamente mi sento bene e spero di giocare ancora per un po', senza darmi troppi limiti.
Quale è il livello generale del tennis italiano allo stato attuale e che impressione ti ha fatto il nuovo "fenomeno" sangiorgese Gianluigi Quinzi?
Penso che siamo tornati ad un ottimo livello, con due giocatori come Fognini e Seppi tra i primi 30 giocatori del mondo. Quinzi? Non lo conosco benissimo, comunque nelle poche occasioni in cui ho avuto modo di vederlo mi è piaciuto tantissimo, soprattutto per lo spirito messo in mostra in campo, da vero combattente.
Tra Nadal e Djokovic chi pensi possa dominare la scena mondiale del tennis nei prossimi anni?
Non credo che possa dominare uno dei due, stiamo parlando di due giocatori eccezionali. Ci saranno degli alti e bassi per entrambi, con sfide al cardiopalmo.
© riproduzione riservata
SIMONE VAGNOZZI
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