Sport
di Redazione Picenotime
Dopo il grave episodio di razzismo verificatosi durante la partita Juniores provinciale tra USA Fermo e Castel di lama e al quale avevano fatto seguito spiacevoli episodi di violenza ed una battaglia di comunicati stampa, i presidenti delle due società, l’ascolano Luigino Alesi ed il fermano Cristian Fortuna, hanno deciso di trasformare la tensione in un’occasione di dialogo e di unità. Con un gesto simbolico e significativo, i due si sono chiamati, chiariti e abbracciati, sancendo la pace tra le due società e riaffermando l’impegno di ciascuna della sue società sportive a condannare ed ostacolare qualsiasi forma di discriminazione e violenza nello sport. "Lo sport deve essere un luogo di inclusione, rispetto e crescita personale e certamente non di scontri e di divisioni", hanno dichiarato i due presidenti, concordi nel voler voltare pagina e trasformare l’accaduto in un’occasione di promozione di valori positivi. Per rafforzare il messaggio di pace e unità, le due società hanno programmato un’amichevole che si terrà in primavera. L’evento vedrà le due squadre juniores sfidarsi nuovamente sul campo favorendo, questa volta, un’atmosfera di festa e collaborazione. Al termine della partita, i giocatori, le dirigenze e i tifosi si uniranno per una festa collettiva, dimostrando che il calcio è molto più di una competizione. L’iniziativa rappresenta un passo concreto per superare le tensioni e ribadire il rifiuto comune verso il razzismo e la violenza in ogni forma.
"Questo è il mio modo di fare ma credo anche quello del presidente Fortuna - ha tenuto a precisare il presidente Alesi - mi sono chiarito con lui e voglio fare in modo che l’iniziativa promossa possa dimostrare che lo sport unisce e non divide. Invitiamo tutti a unirsi al nostro messaggio di solidarietà e di rispetto reciproco”.
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