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di Redazione Picenotime
Anche il 28enne attaccante ascolano della Fermana Andrea Petrucci, ex Monticelli, ha voluto dire la sua in questo difficile momento in cui tutti i campionati sono fermi a causa dell'emergenza sanitaria legata al Coronavirus. Ecco la sua intervista rilasciata al sito ufficiale della squadra gialloblù, attualmente undicesima nel girone B di Serie C.
Andrea, come avete reagito alla notizia dello stop del campionato?
"E’ stata una notizia brutta, è il nostro lavoro e quando devi smettere per motivi cosi importanti è brutto. Ma è giusto che il campionato si fermi, dobbiamo tutti fare in modo che questo finisca il prima possibile. Stare a casa vuol dire alimentare le possibilità che questo finisca prima. Non era una scelta a sorpresa ma era nell’aria. Anche negli ultimi giorni di allenamento nell’aria si sentiva che c’era qualcosa di diverso dal solito e che sarebbe potuto arrivare questo stop. Giusto che sia così in un periodo a noi favorevole sul campo, venivamo da buoni risultati e la forma era buona: a noi un po' penalizza ma questo va in secondo piano".
Come si “continua in questo periodo”: avete un programma personalizzato da svolgere?
"Si abbiamo giornalmente un nostro programma di allenamento che è facile da fare, anche nel proprio domicilio. Siamo obbligati in questo e ci teniamo in forma così augurandoci che finisca presto. Ci alleniamo giornalmente con la speranza di tornare in campo ma è ancora lontano questo momento".
Cercando di guardare avanti: vedi la luce in fondo al tunnel di questo momento nerissimo per tutti?
"La speranza di passare il prima possibile questo momento c’è perché seguendo esperti e programmi tv c’è un grande allarmismo ma se ognuno fa il proprio compito con attenzione e rispetto degli altri, possiamo uscirne. Non so quando e e non so il tempo….ci mancherebbe. Sono ottimista e cerco di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Sulla tempistica non ho idea ed è difficile fare pronostici ma mi auguro il prima possibile".
Provando a pensare per un attimo al calcio che verrà: pensi che verrà portato a termine il campionato?
"Ripeto, la penso positivamente ma la vedo durissima portare a termine la stagione. Fino al 20 marzo dobbiamo stare fermi a casa ma è possibile che possano essere aumentati di altri giorni e quindi fino a fine marzo. Impossibile rigiocare ad inizio aprile; forse nella migliore delle ipotesi potrebbe essere logico pensare a fine mese di aprile. Magari pensando di accorciare qualche situazione ma sicuramente spetta a chi è al vertice scegliere e lo faranno nel migliore dei modi. Per noi rientrare al meglio anche mentalmente dopo una sosta così lunga è veramente difficile, gli stimoli vengono meno soprattutto perché ora come ora si pensa a ben altro. Noi siamo dei professionisti e dobbiamo fare il nostro compito nei tempi e nei modi che verranno stabiliti ma in questo momento è tutto al secondo posto: prima pensiamo alla salute, il campionato è realmente al secondo posto. Da vedere se ha senso portare a termine un campionato che non si sa quando riprenderà, quando finirà e soprattutto dopo una sosta così lunga".
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