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Spinetoli, appassionante gara di boulder lungo le mura

di Redazione Picenotime

martedì 28 ottobre 2014

Si è svolta all’interno della manifestazione estiva “L’arte non è acqua”, organizzata da Officina177, la gara di boulder lungo le mura di Spinetoli.
 
L’arrampicata si distingue in “arrampicata libera” ed “arrampicata artificiale”. L’arrampicata libera (o “free climbing”) non utilizza imbragature ma la scalata ha il solo supporto del corpo: mani, piedi e tutto il resto del corpo, anche le ginocchia diventano fondamentali in questo tipo di attività. L’arrampicata artificiale è quel tipo di arrampicata che utilizza strumenti come chiodi, corde, ecc.

Il boulder (lett. “masso”) è un’arrampicata su circa 3-4 metri, di diversa difficoltà, senza l’utilizzo di protezioni. Sotto però sono presenti materassini per la sicurezza di colui che arrampica. È una pratica nata negli USA negli anni 40 e molto diffusa ora anche in Italia.

Lo sforzo richiesto per un’attività di boulder è molto intenso ma breve. I movimenti sono in media 7-8. E si parte da una serie obbligata (“start”) per arrivare alla fine del percorso indicato da un “top”.

Mauro Calibani, presente anche alla manifestazione “L’arte non è acqua”, è nato ad Ascoli Piceno. Ha gareggiato nelle competizioni di boulder vincendo nel 2001 il Campionato del mondo di boulder. Molti degli allievi di Calibani, oltre a persone provenienti da tutta Italia, hanno partecipato alla gara di boulder che si è svolta a Spinetoli.

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