Massimo Fabbrizi ha confermato di essere un grande campione nella prova di Coppa del Mondo di trap maschile che si è tenuta il 4 Marzo ad Acapulco, in Messico. Al primo tentativo stagionale, in un caldo infernale, il 37enne carabiniere di Monteprandone ha conquistato un'importantissima medaglia d'oro che gli ha permesso di centrare la Carta Olimpica, la seconda per l'Italia in una specialità che ha sempre riservato grandi soddisfazioni allo sport azzurro. Dopo aver conquistato la medaglia d'argento ai Giochi di Londra del 2012 (oltre a due ori mondiali e tanti altri allori internazionali), Fabbrizi si prepara a vivere da protagonista anche le Olimpiadi in programma a Rio de Janeiro nell'estate del 2016.
In esclusiva per Picenotime.it il campione sambenedettese ha esternato le proprie emozioni al rientro in Italia: "E' andato tutto per il meglio in Messico, anche se non è stata una gara facile - ha detto Fabbrizi -. Il campo di gara era stato terminato praticamente il giorno prima l'inizio delle competizione e c'era stato pochissimo tempo per provare. Ho avuto un passaggio a vuoto con un 22 che poteva pregiudicare il mio percorso, ma ho saputo mantenere la concentrazione e risalire posizioni in classifica. Sono riuscito ad superare lo shoot-off per accedere alla finale e poi ho avuto la meglio sull'australiano Diamond, conquistando una vittoria molto importante. La Carta Olimpica era l'obiettivo principale di questa stagione, nel trap l'Italia ha fatto l'en-plein con due pass e sono contento che anche i colleghi dello skeet siano riusciti proprio negli ultimi giorni a fare lo stesso. Speriamo che anche le donne, già a partire dalla prossima tappa di Coppa del Mondo ad Al Ain, possano accaparrarsi l'ambita Carta".
Sono tanti gli addetti ai lavori a considerare Fabbrizi uno degli sportivi italiani più continui ad altissimo livello sul piano dei risultati: "Neanche io mi aspettavo questa continuità dopo l'argento di Londra, mi sento più maturo e completo, in un ottimo momento di forma, evidentemente lavorare in maniera intensa e metodica dà i suoi frutti - ha aggiunto il tiratore piceno -. A 37 anni sto vivendo una fase importante della mia carriera, il nostro è uno sport molto longevo, basti pensare al mio amico e collega Pellielo, che ha sette anni più di me e resta sempre uno degli uomini da battere".
Manca poco meno di un anno e mezzo alle Olimpiadi di Rio, un appuntamento da non mancare per Fabbrizi: "Dopo aver conquistato la Carta Olimpica mi rilasserò per qualche giorno continuando sempre ad allenarmi. Quando il resto della squadra tornerà da Al Ain decideremo con il ct Pera il programma per il resto della stagione. Ci sono altri appuntamenti internazionali di rilievo, come gli Europei di Giugno ed i Mondiali in Italia a Settembre, proprio in quella Lonato dove vinsi il titolo iridato nel 2005 - ha sottolineato il vicecampione olimpico -. Aver conquistato la Carta non significa automaticamente che parteciperò alle Olimpiadi, devo guadagnarmelo sul campo. Otto anni fa fui proprio io a conquistarla poi ai Giochi andò un mio collega, quattro anni fa invece fu Viganò a farla sua ma il ct preferì scegliere me. C'è tanta concorrenza interna e nessuno ti regala nulla, darò tutto me stesso per dimostrare di essere pronto ad affrontare un'altra avventura olimpica. A Londra ho capito cosa significa partecipare ed essere protagonista in una manifestazione così prestigiosa, mi piacerebbe rivivere quelle emozioni, nel frattempo mi inorgoglisce il fatto di aver potuto regalare al nostro magnifico sport un altro pass olimpico".
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