Non tutti i goal sono uguali. Da un concetto lapalissiano nella sua sostanza è scattata la molla che ha portato Renato Maisani, caporedattore e colonna della redazione di Goal, a setacciare, selezionare e ordinare in un’ideale playlist i 15 goal che più degli altri gli erano parsi “speciali”.
Da una selezione così accurata è nata la sua opera prima, “Il valore speciale di un goal”, che altri non è che una collezione di racconti per i quali il goal è solamente un pretesto per narrare le storie che ci sono dietro. Storie a volte liete a volte tragiche, magari non a lieto fine, di sicuro mai banali.
La selezione non si appoggia esclusivamente sulla sua memoria personale di giornalista e ancora prima di appassionato di calcio, anche se lo spazio dato ai goal contemporanei è prevalente, per forza di cose.
La bravura di Renato è stata quella di comporre, un goal dietro l’altro, tutte le fasi della vita. Ci sono i goal ispirati da un lutto (Mero, Puerta, Taddei, il padre di Del Piero), e quelli ispirati da una nascita (la picaresca vicenda di Soriano), ci sono i sentimenti forti di chi tradisce un vecchio amore – calcistico, s’intende (Batistuta) e quelli di chi sa di dover chiudere una fase importante (Inzaghi).
E accanto ai goal legati alla dimensione “privata” di chi li fa, ci sono anche quelli pubblici che più pubblici non si può: da Mark Williams che ricolloca il Sudafrica nella mappa del mondo civile ad Alcide Ghiggia che materializza un fantasma che il Brasile non è mai riuscito a scrollarsi di dosso.
Un libro veloce (102 pagine) e insieme lento, anzi “slow”, da leggere un racconto alla volta, con calma, godendoselo fino in fondo, per veri amanti del calcio.
(da Goal.com)