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Coronavirus, nuovo Dpcm permette calcio dilettantistico fino alla Prima Categoria

di Redazione Picenotime

domenica 18 ottobre 2020

Salvo il calcio dilettantistico fino alla Seconda Categoria, sospensione invece delle partite delle scuole calcio e dell’attività di base, che potrà essere svolta solo con allenamenti con distanziamento e senza fasi agonistiche. E' quanto si evince dall'ultimo Dpcm che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato in serata per contenere la nuova ondata di contagi da Coronavirus. (CLICCA QUI PER VIDEO CONFERENZA STAMPA). 

Nel testo si specifica che “sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni di interesse regionali e nazionali”, mentre “l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relativa agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non per gare e competizioni”. Restano sospese tutte le attività amatoriali, per quanto riguarda il calcio per esempio il livello regionale arriva in alcuni territori alla Prima categoria e in altri alla Seconda, quindi vengono fermate tutte le gare della Terza Categoria e in alcune regioni della Seconda.

Tutto confermato invece per quanto riguarda la presenza di pubblico negli impianti sportivi, col 15% delle capienze fino al tetto massimo di mille spettatori per gli impianti all’aperto e 200 per quelli al chiuso, ma c’è la possibilità per le Regioni e le Province autonome, d’intesa col Ministero della Salute, di un diverso numero massimo di spettatori per eventi e competizioni non all’aperto purché non si superi il 15% della capienza. Ovviamente in alcune regioni, come la Lombardia, valgono le norme restrittive già emanate nei giorni scorsi.

Per il basket il settore provinciale di fatto non esiste quindi si potranno continuare a giocare i vari campionati, con eccezione naturalmente dei campionati giovanili provinciali. Nella pallavolo i comitati territoriali, ex provinciali, organizzano la Prima, la Seconda e l’eventuale Terza Divisione, quindi tutti bloccati in attesa di tempi migliori. Nel calcio a 5, invece, il livello provinciale parte dalla Serie D.

"Dalle informazioni parziali che abbiamo il nuovo Dpcm avrebbe confermato i nostri timori - ha dichiarato il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia -. Perché se da un lato sembrerebbe garantita la prosecuzione dell’attività dilettantistica a livello nazionale e regionale, non possiamo dire lo stesso per quella provinciale e giovanile. Se così fosse siamo preoccupati perché impedire lo sport soprattutto a bambini e ragazzi equivale a creare un forte squilibrio tra una socialità organizzata e quella disorganizzata, quella che porterà migliaia di giovani a vivere il proprio tempo libero senza regole e senza responsabilità, a differenza di ciò che avrebbero potuto garantire le società sportive dilettantistiche che hanno investito risorse e mezzi per consentire la ripresa in sicurezza delle attività sportive. Trovo grave considerare lo sport un’attività non essenziale, come anche non aver cercato un confronto con chi organizza e gestisce lo sport di base nel nostro Paese”.


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