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Ascoli e lotta salvezza: la stagione dei bianconeri

di Redazione Picenotime

sabato 18 maggio 2024

Il campionato di Serie B sta volgendo al termine e alcuni dei verdetti principali sono già stati emessi. Il Parma ha conquistato la promozione in Serie A e il Lecco è retrocesso anzitempo in Serie C, ma ci sono ancora diverse squadre che dovranno impegnarsi nelle prossime settimane per salvare la stagione. Si devono infatti disputare i playoff e i temutissimi playout. L’Ascoli è una delle compagini messe peggio in questo momento, perché rischia seriamente la retrocessione diretta e ha bisogno di un mezzo miracolo sportivo per riuscire a conquistare la permanenza nella cadetteria. Quella di quest’anno è stata la 27esima partecipazione della storia bianconera al campionato di seconda divisione. Il ritiro si era tenuto a Cascia nella seconda metà di luglio, ma già dopo pochi giorni, con l’eliminazione dalla Coppa Italia al primo turno, hanno cominciato a suonare i primi campanelli d’allarme.

Che l’annata sportiva sarebbe stata in salita si era capito sin dal principio. Nella prima giornata di Serie B, a Cosenza, i Piceni avevano perso per 3-0 rimediando addirittura 3 espulsioni nel primo tempo. Anche a Modena l’Ascoli non era riuscito a terminare il match con 11 uomini in campo, venendo sconfitto per 1-0. La prima gioia è arrivata a fine agosto, quando i marchigiani hanno ospitato la FeralpiSalò, imponendosi per 3-0. Dopo il 3-1 subito in casa del Sudtirol, i ragazzi di Massimo Carrera hanno perso tra le mura amiche contro il più blasonato Palermo, per poi pareggiare per 2-2 sul campo della Cremonese, rimediando peraltro l’ennesimo rosso.

Il successivo 2-0 ai danni della Ternana ha dato solo apparente respiro ai bianconeri, che non hanno mai conquistato costanza nei risultati. A Brescia è arrivato solo un 1-1, così come nel match casalingo con la Sampdoria, mentre col Lecco è stato conseguito il primo successo in trasferta, col punteggio di 0-2. Alla sconfitta casalinga col Parma, che ha contemplato ancora un’espulsione tra i bianconeri, erano seguiti il ko di Bari e quello interno col Como. A fine novembre l’Ascoli ha quindi pareggiato per 1-1 sul campo della Reggiana, tornando subito dopo a perdere in quel di Venezia e di nuovo in casa, stavolta per mano dello Spezia. Dopo aver vinto col Catanzaro e aver perso col Pisa, l’Ascoli aveva chiuso il girone d’andata con un mesto pareggio per 0-0 con il Cittadella.

Nella seconda metà del campionato non si è visto un trend particolarmente diverso, anche se la vittoria in casa del Como conseguita a fine gennaio lasciava ben sperare. I Piceni hanno perso troppe occasioni tra le mura amiche e la classifica ne ha inevitabilmente risentito. L’unico risultato degno di nota può essere individuato nel 4-1 ai danni del Lecco, a metà marzo, quando la situazione globale era già piuttosto ingarbugliata, tanto che oggi non solo gli addetti ai lavori, ma anche le quote dedicate alla Serie B indicano l’Ascoli tra le prime candidate alla retrocessione. Bari e Ternana non sono messe comunque meglio e saranno loro a contendere ai marchigiani l’ultimo posto per l’accesso ai playout.

La rosa dei bianconeri non vantava certo elementi di grande spicco in tutti i reparti, eppure non mancavano giocatori di esperienza Ilija Nestorovski, Claud Adjapong o l’ex azzurro Emiliano Viviano, finito però in panchina nelle ultime settimane a favore del giovane Devis Vasquez. Una situazione curiosa, considerando che nel girone d’andata Viviano aveva registrato ben 5 clean sheet. Comunque andrà a finire, c’è da riprogettare rapidamente il futuro. Insomma, in questo Ascoli le certezze sono davvero pochissime e a questo punto l’eventuale raggiungimento della salvezza avrà davvero il sapore di un’impresa.