Ad Ascoli Piceno ed in provincia, così come in tutta Italia, in tantissimi sperano che la Ferrari torni presto a vincere e fermare il dominio Mercedes che da troppi anni in Formula 1 non conosce avversari capaci di contrastarla seriamente. Un ex pilota ancora amatissimo tra i tifosi del Cavallino Rampante, il nord irlandese Eddie Irvine, ha pure la sua ricetta per far tornare a vincere già dalla prossima stagione la Scuderia di Maranello: puntare tutto senza paure su Charles Leclerc.
L'ex driver di Jordan e Jaguar, oltre ovviamente della Ferrari, nel corso di una interessante video intervista rilasciata al Blog l'Insider e che potete vedere di seguito, ha davvero le idee chiare per il Campionato di Formula 1 2020 che comincerà il prossimo 15 marzo in Australia.
La Rossa dovrebbe scommettere tutto, esattamente come un giocatore fa su BetWay, sul ventenne monegasco che secondo Irvine già nel corso dell'ultima edizione del Gran Premio di Monza, ha dimostrato di essere capace di battagliare con Lewis Hamilton anche in un testa a testa ad altissima tensione.
Di tutt'altro avviso Irvine è invece nei confronti dell'altro pilota Ferrari, Sebastian Vettel. Senza troppi giri di parola, secondo il britannico, il pilota tedesco è incredibilmente sopravvalutato e vive di luce riflessa delle vittorie ottenute in Red Bull ovvero 4 titoli mondiali piloti. Vittorie che, sempre secondo Irvine, sono state ottenute soltanto grazie all'incredibile gap che la sua macchina aveva nei confronti delle squadre avversarie. Per quanto aspre le dichiarazioni di Irvine che sostanzialmente consiglia la Ferrari di licenziare il pilota, in questa occasione sono state parole relativamente moderate visto che qualche anno fa, l'irlandese aveva definito Vettel un pilota moccioso presuntuoso ed anche arrogante!
Nei confronti di un altro pilota tedesco invece, Irvine ha invece soltanto parole d'elogio e d'affetto. Stiamo parlando di Michael Schumacher, suo compagno di squadre in Ferrari. Secondo l'ex pilota oggi imprenditore di successo, il loro rapporto è sempre stato perfetto ed i presunti attriti che si leggevano sui giornali erano inventati di sana pianta con l'unico scopo di vendere qualche copia in più. Irvine ricorda come rimanesse decisamente basito nel vedere le telemetrie di Schumacher, tanto da definirlo il pilota più veloce di sempre.
Il vice campione del mondo della stagione 1999, la stessa in cui la Ferrari tornò a vincere il Mondiale Costruttori dopo tantissimi anni, non si sottrae all'inevitabile confronto tra la Formula 1 di oggi e quella di 20 anni che lo vedeva protagonista. Secondo Irvine oggi il pilota di un team F1 è divenuto sostanzialmente un gestore di macchine molto più automatiche ed elettroniche dove non bisogna commettere neppure il minimo errore dal momento della partenza fino all'ultimo giro. Ai suoi tempi invece la componente umana era molto più preponderante: l'esempio che Irvine fa è quello del cambio e della frizione e della loro gestione sulle curve più impegnative che oggi risulta essere quasi completamente automatizzato.
Eddie Irvine dunque ancora una volta, se pur lontano da molti anni dal mondo dei motori, si rivela un opinionista non banale, non scontato e decisamente senza peli sulla lingua.