C'è grande attesa a Pisa per il match contro l'Ascoli capolista, una sfida (arbitrata da Lorenzo Illuzzi di Molfetta) che rappresenta un appuntamento da non fallire per quella che ad inizio stagione era considerata la favorita per la vittoria del campionato. La squadra di Braglia, che deve ancora recuperare la partita rinviata per neve a Reggio Emilia, vanta 44 punti in classifica, figli di 12 vittorie, 8 pareggi e 5 sconfitte, con 31 gol fatti e 17 subiti (miglior difesa del torneo). Abbiamo analizzato lo stato di forma della compagine nerazzurra, che in casa ha già perso tre volte in questa stagione, con il giornalista Lorenzo Vannozzi del seguitissimo portale Tuttopisa.it.
Lorenzo, che atmosfera si respira sotto la Torre in vista dell'anticipo serale con l'Ascoli?
Viene considerata un po' da tutti la gara della svolta, un crocevia fondamentale per capire come sarà la nostra stagione. Tra le mura amiche il Pisa non ha sempre offerto il meglio delle sue potenzialità e spesso si è levato più di un mugugno da qualche settore dello stadio. Una vittoria contro l'Ascoli darebbe tanto entusiasmo e una forte spinta emozionale per il rush finale del campionato, l'obiettivo rimane la promozione in Serie B. Ci saranno oltre 6mila tifosi nerazzurri all'Arena Garibaldi, la piazza considera l'Ascoli la principale antagonista per il primo posto, mentre noi addetti ai lavori propendiamo più per il Teramo, che sul piano del gioco è la squadra che si esprime meglio.
Che momento di forma vive la squadra?
Nell'ultima sfida al "Mannucci" di buono, a mio avviso, c'è stato solo il punto. Ho visto male la squadra, sia per le difficoltà a giocare sul sintetico che per merito di un Pontedera che in casa gioca bene e corre spesso il doppio degli avversari. C'è stata tanta confusione, anche nelle scelte relative all'undici iniziale, con Pelagotti che è tornato ad esibire parate importanti dopo 3 o 4 partite in cui era rimasto praticamente inoperoso. In un Sabato in cui tutto è andato storto è stato comunque positivo conquistare un pareggio su un campo difficile.
Tatticamente che Pisa potremmo vedere al cospetto dell'Ascoli?
E' sempre un bel rebus capire l'assetto della squadra di Braglia. Il mister, ad inizio campionato, ha lavorato molto sul 3-5-2 e sul 3-4-3. Nelle ultime settimane del 2014 c'è stata una virata verso il 4-3-3, poi però l'arrivo di Arrighini nel calciomercato di Gennaio ha cambiato nuovamente le carte in tavola. Si è tornati quindi al 3-5-2 per permettere al nuovo arrivato e ad Arma di giocare insieme, ma l'assenza di Sini (unico centrale mancino) per squalifica potrebbe portare ad un nuovo stravolgimento. Ad oggi prevedo che il Pisa possa scendere in campo con un 4-3-3, con una linea difensiva composta da Pellegrini, Rozzio, Lisuzzo e Costa, con il vostro ex Paci inizialmente in panchina. A centrocampo vedo Iori, Mandorlini e Morrone in vantaggio su Caponi e Misuraca, in avanti dovrebbe farcela a recuperare Arma, al centro dell'attacco affiancato da Arrighini, in un'inedita posizione di attaccante esterno, ed uno tra Finocchio, Frediani e Floriano, con quest'ultimo favorito. Ma da qui a Venerdì non escludo ulteriori cambiamenti...
Peserà l'assenza in panchina per squalifica di Braglia?
Credo di sì, la sua mancanza nell'area tecnica si farà sentire. Vive intensamente la partita ed incita continuamente i suoi ragazzi, secondo qualcuno a volte anche troppo... Al suo posto ci sarà Piccioni, un ragazzo preparato che caratterialmente è però agli antipodi rispetto a Braglia. Il nostro allenatore può godere del sostegno incondizionato della parte più calda del tifo, è l'unico tesserato al quale vengono rivolti cori personali, a conferma di un legame molto forte. Diverso invece il rapporto che Braglia ha con la dirigenza, in più di un'occasione si è sentito poco protetto nei momenti difficili e tra le due parti permane quasi una sorta di indifferenza. Credo che qualsiasi sarà il risultato sportivo a fine anno, anche e soprattutto in caso di promozione in Serie B, l'esperto tecnico toscano lascerà la panchina del Pisa.
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