Ascoli Calcio, Moro: “Proprietà ha sbagliato tutto, senza tifosi dove si va? Fondamentale il ruolo del sindaco”
di Redazione Picenotime
venerdì 02 maggio 2025
"E' un momento tremendo, sono molto preoccupato. Serve subito un dirigente competente con veri attributi". Questo dichiarò ai nostri microfoni Adelio Moro lo scorso 7 Novembre (CLICCA QUI PER INTERVISTA COMPLETA). Abbiamo contattato nuovamente l'ex capitano bianconero al termine del pessimo campionato di Serie C 2024/2025 concluso dall'Ascoli al quindicesimo posto con 40 punti nel girone B.
"Io non vengo in città da due anni, seguo l'Ascoli da lontano, ma vorrei fare una premessa doverosa. Prima di tutto bisogna avere rispetto delle persone, anche nei confronti di chi detiene attualmente la proprietà dell'Ascoli. Al tempo dei social si leggono cose molto pesanti sul web e quando si cade nell'insulto non è mai bello, ricordiamoci sempre che stiamo parlando di calcio. Il lavoro e l'operato alla guida della società può invece essere criticato, anche duramente, come è successo pure a me da calciatore. E' evidente che negli ultimi 2/3 anni i massimi dirigenti dell'Ascoli abbiano sbagliato tutto ed i risultati stanno lì a dimostrarlo. Non c'è stato mai feeling con la città e soprattutto con i tifosi - ha dichiarato Moro a Picenotime.it -. Ai tempi miei e del Presidentissimo Rozzi società e tifoseria sono sempre state una cosa unica. Mi sembra di capire che lo stesso Pulcinelli abbia sottolineato che nelle ultime due stagioni abbia commesso moltissimi errori e non ci sia mai stato un legame con la gente di Ascoli, è una presa di coscienza importante. Quando si sbaglia così tanto poi paga anche la squadra, con la retrocessione dell'anno scorso e con l'ultimo campionato disastroso. Spero che ci sia da parte sua la buona volonta di trovare un'imprenditore all'altezza che possa sostituirlo ed acquisire il club, mi pare evidente questa intenzione. Fondamentale sarà il ruolo del sindaco, che dovrà essere bravissimo ad impegnarsi per trovare una soluzione idonea per tutte le parti in causa. I problemi vanno risolti ed anche alla svelta, va individuato un interlocutore giusto che permetta di superare questa situazione di impasse ed il primo cittadino dovrà porsi come intermediario. Pulcinelli ha speso tanti soldi ed ha fatto dei sacrifici, il problema è che li ha spesi male e sono state prese decisioni sbagliate. Se questa proprietà non è più all'altezza, per il bene dell'Ascoli va trovata un'alternativa che possa poi accontentare tutti. Se non crei una simbiosi con i tifosi, ad Ascoli non si può fare calcio. E questo deve essere un monito anche per i futuri proprietari della società. I sostenitori del Picchio sono molto intelligenti, bisogna cercare una soluzione prima possibile altrimenti le cose potrebbero andare a finire molto male e per me sarebbe un grandissimo dolore. Spetta a Pulcinelli decidere come e quando vendere il club e nel caso in cui dovesse optare di proseguire, dovrà poi essere subito pronto per avere un'organizzazione chiara e costruire la squadra, con dg e ds all'altezza. Va bene sbagliare un anno, va bene sbagliare due anni, possiamo arrivare anche al terzo anno, poi però basta. Se continui a commettere errori vuol dire che c'è qualcosa che non va. Occorre capirlo subito, per il rispetto di tutti, entro la fine del mese. Anche per Pulcinelli è diventato impossibile andare avanti così, se hai tutti contro non vai da nessuna parte e ti fai del male, con i costi e i debiti destinati ad aumentare. Poi diventa complicato cedere il club, anche perchè rimane difficile trovare un imprenditore che paghi più del dovuto per errori di altri. E' lui che deve decidere, anche per il suo bene, ma è lampante che tutte le scelte si siano rivelate errate. E' importante che il sindaco Fioravanti si sia messo a disposizione, ora serve la soluzione migliore, solo per il bene dell'Ascoli. Ai miei tempi Rozzi partiva il lunedì mattina e andava a Roma per lavoro. La sera mi chiamava al telefono per capire come fosse l'ambiente e cosa occorresse fare per rendere al meglio nel fine settimana, soprattutto quando c'erano delle difficoltà. Pulcinelli per lavoro è sempre a Roma o comunque non ad Ascoli, per quello sarebbe stato fondamentale avere un dirigente capace di intessere un legame positivo e costruttivo con la tifoseria, con una personalità forte. Se non riesci a coinvolgere i tifosi, per me è inutile iniziare il campionato ad Ascoli. Anche ai miei tempi ci sono stati periodi poco fortunati, con delle contestazioni, ma noi abbiamo sempre affrontato ed interagito con i tifosi. La stessa cosa faceva Rozzi, che sapeva perfettamente come muoversi ed era circondato da famigliari e collaboratori ascolani che gli davano consigli giusti ed erano capaci di parlare con la gente".
Nato a Mozzanica, in provincia di Bergamo, il 15 Aprile 1951, Moro ha scritto pagine indelebili ad Ascoli collezionando ben 153 presenze ufficiali con la maglia del Picchio dal 1976 al 1981 impreziosite da 30 gol. "A me l'Ascoli sta troppo a cuore, lì sono diventato calciatore vero ed ho trascorso i 6 anni più belli della mia carriera. Ho incontrato persone che mi hanno voluto tanto bene ed ancora me ne vogliono. Quando vedo l'Ascoli in mezzo ad un mare di guai soffro tantissimo, parliamo di un club glorioso che è molto conosciuto anche fuori dai confini nazionali. Ho visto tutte le partite quest'anno in tv, c'è anche qualche ragazzo interessante che ha avuto modo di mettersi in mostra in campionato con buone qualità, poi però se la squadra non gira anche i giovani fanno fatica ad emergere. Io ho giocato in tante piazze, anche importanti, ma non ho mai trovato una competenza ed un calore come ad Ascoli. La storia del Picchio parla chiaro: prima vengono i tifosi, poi la società, altrimenti non vai da nessuna parte e non raggiungi gli obiettivi".
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Commenti
obiettività
venerdì 02 maggio 2025
Parole sante, dette da un grande uomo ed indimenticato capitano. Adelio Moro uno di noi
Riccardo
venerdì 02 maggio 2025
Stampate l'intervista del capitano mettetele in tutta la città. Poi chi succederà a questa indegna società tenga presente una persona di così grande storia e amore per i nostri colori. Un capitano c'è solo un capitano Adelio Moro
Gioele
venerdì 02 maggio 2025
Adelio, grande Adelio, il mio giocatore preferito, da sempre. Mi hai fatto piangere con queste parole piene di dolore e passione, sei una leggenda e noi ti ameremo sempre
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