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Ascoli-Pontedera, Indiani: “Meno male che non gioca Chiricò...”

di Redazione Picenotime

venerdì 31 ottobre 2014

Paolo Indiani è il “Deus ex machina” di un Pontedera che nelle ultime stagioni ha stupito in positivo tutti gli addetti ai lavori. Arrivato sulla panchina granata nell'estate 2012, il 60enne tecnico di Certaldo ha saputo prima vincere il campionato di Seconda Divisione e lo scorso anno è riuscito ad approdare ai playoff con capolinea ai quarti di finale a Lecce solamente dopo la lotteria dei calci di rigore. Grazie alla preziosa collaborazione dell'ufficio stampa del Pontedera, all'antivigilia della gara di Ascoli, abbiamo sentito in esclusiva mister Indiani, capace di ottenere 17 punti nelle prime dieci giornate del girone B di Lega Pro.

Mister, cinque risultati utili consecutivi e secondo posto in classifica. Magic moment?

Le cose stanno andando bene, oltre ogni più rosea aspettativa. Non ci saremmo mai immaginati di essere così in alto in classifica dopo 10 partite, ma di certo non abbiamo rubato punti a nessuno e credo che il nostro bottino sia meritato.

Avete perso giocatori importanti ma l'impostazione tattica è rimasta sempre la stessa, con un dinamico 3-5-2.

Penso sia stato giusto mantenere la stessa struttura di gioco che nella scorsa stagione ci ha permesso di arrivare fino ai playoff. Dell'organico 2013/2014 ben cinque giocatori sono saliti in Serie B (Arrighini, Regoli, Gonnelli, Di Noia e Pastore), a testimonianza della validità del nostro operato. Quest'anno abbiamo tanti giovani da far crescere al fianco dello zoccolo duro formato da Grassi, Caponi e Vettori.

Come state preparando la trasferta di Ascoli?

Come tutte le altre gare, consci del fatto che ci attende un match molto difficile. L'Ascoli ha un organico davvero importante, completo in tutti i reparti, che se la giocherà fino all'ultimo con Pisa, Spal e Reggiana per la vittoria del campionato. Ci sono 6/7 elementi di grande valore nelle file bianconere, penso soprattutto a Berrettoni e Altinier, e meno male che non gioca Chiricò...

Rispetto allo scorso anno troverà un "Del Duca" ribollente d'entusiasmo.

L'ultima volta che siamo venuti ad Ascoli era un periodo molto particolare a livello societario e c'erano pochi tifosi allo stadio. Ora al comando del club bianconero c'è una proprietà solida e ambiziosa ed è stimolante il fatto di poter giocare davanti a tanti tifosi in un impianto storico.

Siete troppo Grassi-dipendenti in zona gol?

E fortuna che abbiamo lui... Non possiamo contare su tanti giocatori di valore come quelli dell'Ascoli e giocoforza facciamo leva sul talento e le prodezze del nostro uomo più valido dal punto di vista realizzativo.

A Pontedera lei ormai è un'istituzione. Punta ad una salvezza tranquilla o l'appetito vien mangiando?

La nostra società non ha le risorse di Pisa e Ascoli, lavoriamo senza pressioni ed abbiamo l'obiettivo di salvarci il prima possibile. Il torneo è molto lungo ed a Gennaio il mercato potrà stravolgere i valori in campo, mantenere la categoria anche quest'anno per noi sarebbe come vincere tre campionati!

(Per la seconda foto di Paolo Indiani nella gallery si ringrazia Gabriele Collesano di http://uspontedera1912.wordpress.com/ )

Clicca qui per l'intervista a Luigi Grassi pre Ascoli-Pontedera

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paolo indiani

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