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Teramo coinvolto nel calcioscommesse, l'Ascoli ora può ambire alla B

di Redazione Picenotime

mercoledì 10 giugno 2015

Dopo i clamorosi sviluppi nell'inchesta sul calciscommesse della Direzione Antimafia di Catanzaro che vede tra gli indagati il presidente del Teramo Luciano Campitelli e sottoposto ad avviso di garanzia il ds biancorosso Marcello di Giuseppe, si aprono nuovi scenari per quanto riguarda l'esito finale del girone B di Lega Pro 2014/2015. 

Bocche cucite in casa Ascoli Picchio dopo le sconvolgenti novità emerse questa mattina nell'ambito dell'Operazione "Dirty Soccer", ma è evidente che la situazione sarà monitorata con molta attenzione da Corso Vittorio Emanuele in attesa che venga fatta maggiore chiarezza. Se dovesse essere accertata l'alterazione del risultato della gara decisiva per le sorti del raggruppamento centrale (Savona-Teramo 0-2 del 2 Maggio 2015), i dirigenti bianconeri procederanno nelle sedi opportune per far valere i propri diritti e salvaguardare la regolarità del campionato. 

Stando così i fatti e qualora fosse accertata la responsabilità diretta del Teramo, ci sarebbero buone possibilità che l'Ascoli Picchio possa essere ammesso direttamente al campionato di Serie B 2015/2016 proprio al posto del club abruzzese, che potrebbe subire gravi conseguenze dopo l'ennesimo scandalo che ha colpito il calcio italiano. Il legale rappresentante dell'Ascoli Picchio Maria Cristina Celani si è subito diretta a Bologna per incontrare il collega Mattia Grassani, specializzato in diritto sportivo. 

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luciano campitelli

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