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Teramo, Chiacchio non si arrende: “Pagina buia della giustizia sportiva”

di Redazione Picenotime

giovedì 20 agosto 2015

Sono affidate all'Ansa le prime reazioni dei rappresentanti di Teramo e Savona, club condannati alla Serie D dalle sentenze di primo grado del Tribunale Federale Nazionale in merito alla combine organizzata per il match del 2 Maggio 2015

"Rispetto la sentenza ed i giudici, ma oggi è stata scritta una delle pagine più buie della giustizia sportiva: ricorreremo immediatamente in appello per vedere completamente riformata questa sentenza - ha dichiarato Eduardo Chiacchio, legale del Teramo e del presidente Luciano Campitelli -. Nei confronti del Teramo è stata irrogata una sanzione di una violenza inaudita, equiparabile a quella dello scandalo della famosa valigetta del Genoa, solo che nel caso dal presidente Campitelli non esiste nessuna valigetta, nessun contatto, nessun accusatore, nessuna intercettazione e perfino nessun calciatore coinvolto. Eppure in assenza anche di uno straccio di prova, con una succinta motivazione che non prende neppure in esame tutte le poderose ed esaustive argomentazioni sviluppate e documentate dalla difesa, è stata irrogata una sanzione che cancella dal calcio una società e una città". 

"Sentenza ingiusta e inqualificabile. Faremo ricorso perché questa è una sentenza che grida vendetta - ha sottolineato l'amministratore delegato del Savona Calcio Enrico Santucci - Il Savona è stato retrocesso senza prove e questa sentenza non fa bene allo sport e non solo al Savona e ai suoi tifosi". 

Il club ligure ha poi pubblicato un comunicato ufficiale sul proprio sito per commentare la sentenza del TFN: 

"Il Savona Fbc ha atteso con grande fiducia la sentenza del Tribunale Federale Nazionale. Fiducia derivante dalla certezza di non aver commesso alcun illecito. Per questo è inaccettabile la retrocessione in serie D. Senza prove. La società compatta, in testa il presidente Cav. Aldo Dellepiane, ha parlato chiaro alla squadra nel pomeriggio. Nulla sarà lasciato intentato pur di riconquistare la categoria di competenza. Se necessario e consentito, anche prendendo iniziative extrasportive. C’è la volontà ferrea di tutelare il nome del Savona Fbc in ogni sede. Per questo la società ricorrerà alla Corte d’ Appello Federale contro la sentenza dei giudici di primo grado". 

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eduardo chiacchio nel processo di primo grado

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