Carpi, Castori: “La retrocessione mi ha fatto male. Ripartiamo con grinta e umiltà”
di Redazione Picenotime
martedì 12 luglio 2016
Dopo aver sfiorato una storica permanenza in Serie A ed aver incontrato i dirigenti dell'Ascoli Picchio prima della scelta di Alfredo Aglietti, il 62enne tecnico marchigiano Fabrizio Castori è pronto ad affrontare una nuova avventura alla guida del Carpi nel torneo cadetto.
“Abbiamo ricominciato questa avventura da Carpi: lavoro, sacrificio e impegno devono essere il nostro requisito indispensabile. Sappiamo di avere di fronte un percorso di fatica e il Carpi dovrà essere questo. Chi era già qui sa quali sono le nostre prerogative, i nuovi acquisiranno subito la nostra mentalità. Non possiamo derogare da questi concetti - ha detto Castori in conferenza stampa, come riporta il sito Carpifc.com -. La retrocessione mi ha fatto male come a tutti noi, dalla Società ai ragazzi. Smaltita la delusione abbiamo però analizzato la situazione con calma, in un confronto con la dirigenza. Ho capito che c’era la possibilità di cancellare una stagione sofferta con un rinnovato entusiasmo e senso comune. Ci siamo trovati d’accordo nel ripartire dal lavoro degli ultimi anni. Si sono trovati i criteri su cui ripartire e mi sembrano un ottimo punto di partenza, guardando però avanti perchè quello che è stato fatto fa ormai parte del passato - ha aggiunto Castori -. Mai come quest’anno siamo partiti con un organico abbastanza completo e questo può essere un vantaggio per il tipo di lavoro che si svolge a Carpi. Nuovi? E’ prematuro parlarne, perché siamo insieme da un giorno e mezzo, ma l’importante è che tutti entrino da subito nella mentalità del Carpi, quella di gente affamata con voglia di sudare. Concas? Sono felice che torni tra noi. Prima del rientro passeranno ancora alcuni mesi, poi dovremo valutarne la condizione - ha proseguito l'ex allenatore dell'Ascoli -. Obiettivi? Noi cercheremo di fare il massimo con i nostri ingredienti e non dimenticando mai che siamo una provinciale, con un lavoro che si basa su umiltà e intensità nell’allenamento. Modulo? Non ho intenzione di stravolgere niente, proprio per dare continuità a quello che di buono abbiamo fatto in questi anni. Gli 80 punti in Serie B e i 38 in Serie A ci dicono che la strada è giusta, ma dovremo migliorare qualcosa per darci anche delle alternative. Il ritorno al Cabassi? Ci sarà d’aiuto per ritrovare la simbiosi con i tifosi e la città. Tornare a giocare a Carpi è un bene, perché la squadra è un patrimonio di tutti”.
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