Como-Parma 1-1, Iachini: ''Mi interessava vedere lo spirito di squadra, in tre giorni non si cambia il mondo''
di Redazione Picenotime
lunedì 29 novembre 2021
Al termine del match pareggiato dal Parma contro il Como allo stadio "Sinigaglia" nella quattordicesima giornata del campionato di Serie B hanno parlato in sala stampa il nuovo tecnico dei crociati Giuseppe Iachini, il portiere Gianluigi Buffon e l'attaccante Roberto Inglese, autore nel finale del gol del definitivo 1-1.
IACHINI: “In tre giorni non si cambia il mondo ma mi interessava vedere lo spirito della squadra, il giocarsi la partita fino in fondo. Siamo partiti con il trequartista dietro le punte perché volevamo andare subito a incidere. Nella prima mezzora abbiamo creato tre occasioni nitide, è stato bravo il loro portiere. Purtroppo sul ribaltamento di fronte abbiamo fatto l’errore del rigore e lì dovevamo prestare più attenzione, era una cosa evitabile. Nella ripresa stavamo riprendendo bene ed abbiamo avuto un paio di occasioni, ma su un ribaltamento con difesa schierata il nostro difensore è scivolato ed abbiamo preso gol. Lo spirito della squadra è sempre stato positivo, abbiamo provato a vincere fino alla fine, peccato per quella mischia finale, dovevamo essere più cinici. Stiamo costruendo, c’è molto da migliorare ma era inevitabile dopo pochi giorni, abbiamo cercato di verticalizzare, a volte anche esasperando qualche situazione ma adesso è il momento di farlo per cambiare la nostra idea e cercare la porta senza rallentare per fare riposizionare i nostri avversari. Oggi la squadra ha messo in campo spirito, è stata dentro la partita. Dobbiamo cercare di essere più cinici quando andiamo a concretizzare. È nel mio modo di lavorare il fatto di coinvolgere tutti gli interpreti e il fare sentire tutti importanti è fondamentale in un campionato difficile e lungo come la B. Lavoriamo anche sulle due fasi, sull’intensità, sulla crescita sul piano del passo: abbiamo fatto bene la prima mezzora poi abbiamo allentato i tempi dell’accorciata, della prima pressione, ma ci dobbiamo abituare ad un atteggiamento tattico nuovo. Sarà un campionato livellato, con molte squadre che possono giocarsi la chance di lottare per andare in A, ci sono anche squadre sorpresa come in ogni campionato. Va data continuità alla squadra, al lavoro, alla mentalità che serve per questo campionato. Oggi ho avuto buone risposte nell’andare al contrasto, tutte le squadre ci aspettano per fare la partita dell’anno. Sotto questo aspetto la squadra ci ha creduto, stiamo mettendo i primi mattoni. Gattuso è un allenatore preparato, la squadra in campo è ben messa, hanno mesi di lavoro alle spalle, si vede che hanno un bel gruppo che ha condiviso la promozione lo scorso anno. La Serie B è un campionato corto dal punto di vista della classifica, è livellato”.
BUFFON: “Sto bene, mi sento bene, con Parma ho fatto la scelta più giusta. Io ho sempre giocato per i miei compagni, per le società, per me stesso, però ho giocato anche per la gente. Per me tornare a Parma significava giocare per loro, per chi ogni mattina quando scendo per strada mi dicono “Vai Gigione, portaci in Serie A, siamo aggrappati a te”. Per me queste cose sono impagabili, sono le cose di cui mi nutro, sono le cose che in questo momento mi fanno fare la differenza e fanno stare bene come sto. Ho sempre dovuto combattere con i luoghi comuni anche di fronte all’evidenza. Dopo Lecce, che stavamo perdendo 4-0 dopo il primo tempo, mi è toccato sentire due pappagalli dire “ma Buffon perchè non ha smesso?”. Ma tutto questo mi dà solo energie, vivo di questo, dello stupidotto che dice una cosa e io mi aggrappo a quella, e lavoro per poi dimostrare il contrario”.
INGLESE: “Il mister ha avuto poco tempo, l’aspetto che ha curato di più è l’aggressività. Penso che oggi un cambiamento si sia visto. Sta a noi metterci sotto, lavorare. Giocare con Benedyczak? Possiamo giocare tutti, l’importante è mettersi a disposizione della squadra, fare quel che chiede il Mister. Siamo tutti importanti, per il modo di giocare del Mister tutti sono fondamentali, non c’è per forza una coppia che deve giocare. Vengo da due anni nei quali ho subìto due infortuni gravi, sto cercando di riprendermi, serve tempo, sono sempre stato zitto e ho lavorato sodo, sperando di tornare a togliermi le soddisfazioni di un tempo e soprattutto vedere tornare il Parma dov’era: ci tengo a questa maglia, sono rimasto proprio per questo. La B è molto difficile, di bianco affrontarla solo con il lavoro e lo spirito di partecipazione della squadra. Ci sono diversi giocatori stranieri, dobbiamo capire prima di tutto cosa vuole il Mister, ma credo che la società abbia preso la persona giusta per fare comprendere il campionato italiano a tutti questi ragazzi potenzialmente forti. Se si adattano tutti assieme al gruppo dei più grandi, il Parma può ottenere un grande risultato. Il Como è una neopromossa con un buon bottino di punti, sono organizzati e ci siamo preparati al meglio, ce l’abbiamo messa tutta e secondo me se fosse durata qualche minutino in più potevamo anche ribaltarla".
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