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Grottammare, Camilli: “A Pagliare non cadiamo nelle provocazioni”

di Redazione Picenotime

sabato 05 aprile 2014

E' stato l'ultimo ad arrivare in casa Grottammare, ingaggiato nel mese di Febbraio per completare la rosa. Lo scorso anno ha vinto il campionato di Serie D con la Sambenedettese mentre questa stagione era iniziata alla Fermana.

Parliamo del difensore Antonio Camilli che ci descrive quello che è stato il suo arrivo in maglia biancoceleste e della delicata sfida contro il Pagliare dell'ex mister De Amicis in programma Domenica 6 Aprile alle ore 16 per la 31esima giornata del campionato di Eccellenza Marche.

Antonio, ormai è più di un mese che sei arrivato al Grottammare. Quale la tua impressione su questa nuova esperienza?

"La mia impressione è stata subito ottima. Anche se il Grottammare è una piccola società di certo non ti fa mancare e non ci fa mancare nulla e questo è molto importante per la serenità generale".

E' la prima volta che disputi il torneo di Eccellenza, c'è tanta differenza rispetto alla Serie D che hai affrontato con Samb e Fermana?

"Una delle poche differenze tra il campionato di Eccellenza e quello di serie D è il ritmo di gioco che in D è un pò più elevato. Per il resto ho trovato anche in Eccellenza squadre attrezzate e con buoni giocatori che poco hanno da invidiare ad altre squadre di serie D".

Dimenticata la Samb, ora arrivano due scontri diretti per conquistare la salvezza.

"Due scontri molto importanti con Pagliare ed Elpidiense Cascinare da affrontare con la massima serenitá e cattiveria agonostica. Noi siamo tranquilli e consapevoli dei nostri mezzi e sappiamo che se facciamo quello che sappiamo, i risultati arriveranno sicuramente perchè siamo un ottima squadra".

Quale è la cosa che il Grottammare deve temere di più della gara col Pagliare?

"Sicuramente loro si chiuderanno per cercare di ripartire e faranno fare a noi la partita. Se il gol non arriva non bisogna assolutamente perdere la calma, non dobbiamo cadere in eventuali provocazioni o cose simili perché si sa che quando la posta in gioco è alta ci possono sempre essere".

antonio camilli

antonio camilli