Calcio
di Redazione Picenotime
Il vicepresidente dell'Associazione Italiana Calciatori Umberto Calcagno, intervenuto a Sport Mediaset su TGcom24, ha sottolineato che “l’orario delle 16:30 per le partite estive è sbagliato e siamo contrari. Inoltre giocare ogni tre giorni sottoporrà i calciatori a rischi maggiori da un punto di vista fisico, oltre alle criticità legate alla quarantena forzata, nel caso di una positività, prevista tuttora nei protocolli - ha aggiunto l'avvocato Calcagno -. Per quanto riguarda le norme di iscrizione ai campionati non si riescono a trovare soluzioni condivise: spostare il controllo dei pagamenti degli emolumenti rischia di lasciare molti calciatori senza stipendio per cinque mesi. Fare le cause sui pagamenti degli stipendi di Marzo e Aprile non è la chiave giusta per noi. Sotto questo punto di vista non si sta creando l’ambiente migliore per la ripresa”.
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