Nonostante sia alle prese con i postumi di un forte attacco influenzale, Gianluca Ciccoianni farà il possibile per essere presente all'Arena Garibaldi di Pisa per la sfida che vedrà protagonista l'Ascoli nella serata di Venerdì 27 Febbraio. Il 47enne azionista bianconero, che ha sempre seguito finora la squadra in trasferta, ha analizzato in esclusiva per Picenotime.it tutti gli aspetti di una partita di cartello dal fascino particolare.
Come va approcciata, a suo avviso, la gara di Pisa?
Con la consapevolezza che all'Ascoli vanno bene due risultati su tre. I ragazzi devono giocare tranquilli e concentrati, non siamo noi ad aver l'obbligo di vincere, per il Pisa invece è una sorta di finale da non sbagliare. Un eventuale pareggio, tuttavia, non taglierebbe fuori del tutto i nerazzurri, ci sarebbero altre 11 gare da disputare ed i campionati, come al solito, si decidono sempre nelle ultime 4/5 partite. E' altrettanto evidente che un risultato positivo a Pisa darebbe all'Ascoli una grossa spinta a livello psicologico ed emotivo, sarebbe una svolta fondamentale per la nostra stagione.
Come arriva la squadra di Petrone a questo appuntamento?
Direi sullo stesso livello di tutte le altre compagini di vertice. Febbraio è sempre un mese particolare, con le squadre alle prese con infortuni, recuperi e ambientamento dei nuovi arrivati nel calciomercato invernale. Non sono d'accordo con chi dice che il nostro girone sia il più facile della Lega Pro, al contrario secondo me è quello più equilibrato e compatto. Non ci sono formazioni materasso e non è un caso che San Marino e Pro Piacenza abbiano sconfitto di recente L'Aquila e Reggiana. E' alquanto improbabile vedere le ultime degli altri raggruppamenti, come ad esempio Pro Patria, Pordenone o Aversa Normanna, vincere con le prime. Nel gruppo B nessuno ha gettato la spugna e tutti sono pienamente in corsa per i rispettivi obiettivi, anche il Savona stesso lo scorso weekend al "Del Duca" ha dimostrato di essere una squadra fisica e organizzata. In questo contesto è molto positivo che l'Ascoli abbia raccolto 4 vittorie nelle ultime cinque partite, qualcuno forse se l'è dimenticato focalizzandosi solamente sul ko di Prato con inutili allarmismi. Sarei ben lieto di mantenere questa ottima media fino al termine del campionato.
E' un Pisa che però fatica a mantener fede alle grandi aspettative di inizio stagione.
Ribadisco un concetto: il Pisa, al pari dell'Ascoli, è la squadra con i valori tecnici più importanti del campionato. In più nel mercato di Gennaio si è rinforzato con l'arrivo di elementi di tutto rispetto per la categoria come Arrighini, Caponi e Floriano. Quest'ultimo mi fece un'ottima impressione nell'amichevole giocata col Barletta a Cascia lo scorso Luglio ed è stato bravo a guadagnarsi la chiamata del Pisa con un'eccellente prima parte di stagione in terra pugliese. Il fatto che il Pisa non domini tutte le partite lo si deve proprio all'assenza di avversarie abbordabili in questo girone ed avere in rosa calciatori di valore assoluto in ogni reparto può anche non bastare per vincere tutte le gare con tre gol di scarto.
All'Arena Garibaldi si prevede una bolgia, ma i tifosi del Picchio sono pronti a rispondere da par loro.
I nostri tifosi, quelli veri, hanno capito che è arrivato il momento di restare tutti uniti e credo che saranno in molti a seguire la squadra a Pisa nonostante si giochi di Venerdì sera e la trasferta non sia particolarmente comoda. Abbiamo la fortuna di poter far leva su ragazzi passionali disposti a tutti per il Picchio e sono convinto che anche all'Arena Garibaldi sapranno farsi sentire incitando gli uomini di Petrone dal primo all'ultimo minuto. Il fatto che ci saranno tanti spettatori sugli spalti credo sia un vantaggio per noi, i giocatori saranno ancora più concentrati e già al Mapei Stadium contro la Reggiana hanno dimostrato di sapersi disimpegnare di fronte ad un pubblico importante. Di contro un afflusso di tifosi così ingente potrebbe rappresentare una bella pressione per i calciatori del Pisa, chiamati a non fallire questo appuntamento.
Che idea s'è fatto delle tante polemiche venutesi a creare per il modo di esultare di Perez?
Dico che mi sembra tutto molto esagerato e fuori luogo. Il ragazzo esulta in questo modo dallo scorso Agosto ma solo adesso il presunto caso è venuto a galla. Si tratta di un saluto militare legato al proprio soprannome "Soldato", nulla più, non vedo perchè qualcuno abbia voluto dargli delle connotazioni politiche ed ideologiche. Il centrocampista del Milan De Jong, dopo il gol realizzato a Parma lo scorso Settembre, esultò esattamente alla stessa maniera sotto il settore occupato dai tifosi rossoneri, ma nessuno in quella circostanza disse nulla. Mi auguro, per sdrammatizzare il tutto con un pizzico di ironia, che Perez faccia gol a Pisa e venga ad esultare sotto la tribuna mostrando un tatuaggio nuovo con l'emblema di Che Guevara, così non verrà fatto torto a nessuno e tutti saranno contenti...
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