Uno dei punti di forza del Forlì che Domenica 29 Marzo ospiterà l'Ascoli è Fabio Catacchini. Il 31enne difensore nato a Città di Castello ha collezionato 29 presenze nel campionato in corso con una rete contro l'Ancona. Grazie alla collaborazione dell'ufficio stampa del club romagnolo vi proponiamo un'intervista esclusiva a Catacchini in vista della gara valida per il 32esimo turno del girone B di Lega Pro.
Forlì-Ascoli è una sfida tra squadre che hanno fortissime motivazioni.
Sicuramente, nessuno tirerà il freno, sarà tutt'altro che una partita di fine stagione, entrambe le squadre hanno estremo bisogno di punti per i rispettivi obiettivi. Nelle ultime partite gli episodi non ci hanno girato a favore, ci sono stati tanti infortuni e alcune decisioni arbitrali ci hanno penalizzato, ma non è più tempo di accampare scuse. Abbiamo fatto tanti errori e non è un caso se contro Gubbio e Prato abbiamo subito 4 gol su palle inattive. Alla resa dei conti la squadra non concede tantissimo agli avversari, ma non riusciamo ad essere sempre concentrati e attenti nell'arco dei 90 minuti.
Al momento vi guardate più avanti o alle spalle?
La classifica non è delle migliori e non vinciamo da ben 12 partite. Bisogna assolutamente evitare l'ultimo posto e ottenere più punti possibili da qui al termine del campionato, sappiamo quello che dobbiamo fare per tornare al successo. Siamo a caccia di un risultato che ci dia autostima e possa permetterci di credere maggiormente in noi stessi, in questo girone può accadere ancora in tutto e se riusciremo a trovare una certa continuità magari potremo pensare anche al sestultimo posto e quindi alla salvezza diretta. Se poi bisognerà affrontare i playout lo faremo con la massima positività.
Come affronterete un Ascoli in piena bagarre per il primo posto?
Con tanto rispetto e con la massima attenzione. Dovremo essere bravi a non subire la loro pressione e a stringere le maglie in difesa. Sulla carta potrebbe anche andarci bene un pareggio ma abbiamo l'obbligo di provare a vincere, la nostra attuale classifica non ci permette di fare calcoli e contro una squadra così blasonata e importante non abbiamo molto da perdere. L'Ascoli è stato costruito per vincere il campionato e sta facendo grandi cose, ha una rosa di altissima qualità per la categoria e ricambi in tutte le zone del campo. Nel mio ruolo, ad esempio, Petrone può contare su giocatori come Avogadri e Nardini che hanno collezionato molte presenze in Serie B. In avanti, poi, c'è gente come Chiricò, Mustacchio, Tripoli e Altinier che può decidere la partita in qualsiasi momento. Il Teramo guida al momento con merito la classifica, grazie soprattutto all'ottima vena dei suoi attaccanti, ma credo che l'Ascoli, per organico, caratura e mentalità, abbia qualcosa in più per poter emergere nello sprint finale.
C'è qualche ricordo che ti lega all'Ascoli?
Ho affrontato diverse volte la squadra bianconera ed ero presente nella sconfitta per 4-0 dell'andata. Ricordo, a malincuore, un Ascoli-Rimini del 3 Novembre 2008 in Serie B al "Del Duca" che terminò 1-1 a causa di un mio autogol... Ho ancora impresso nella mente il calore della tifoseria ascolana e mi fa piacere che ci saranno tanti tifosi bianconeri al "Morgagni", anche se per noi questo aspetto potrebbe rappresentare uno svantaggio. E' sempre stimolante per un calciatore giocare davanti ad una bella cornice di pubblico.
Cos'è cambiato con l'avvento di Firicano in panchina e quali sono i vostri uomini più in forma?
Purtroppo il nuovo mister ha raccolto solo un punto in tre gare, ma le prestazioni contro Lucchese, Prato e Gubbio sono state positive e siamo stati puniti eccessivamente dagli episodi. Firicano riesce sempre a farti dare il massimo, martella di continuo sulla tenuta mentale e sulla concentrazione, ha forza e carisma per tirare fuori il meglio da ognuno di noi. Abbiamo diversi giocatori che possono fare la differenza, soprattutto nel reparto avanzato. Penso a Melandri, Docente e Rosafio, dovremo essere bravi a rifornirli a dovere e aiutarli a mettere a segno un gol prestigioso contro una squadra di valore come l'Ascoli. Nelle ultime partite si sono sacrificati tantissimo in fase di copertura, ora noi difensori e centrocampisti dobbiamo rendere loro il favore.
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