Luciano Campitelli, accompagnato dagli avvocati Renato Borzone e Eduardo Chiacchio, ha parlato a 360 gradi nella sala stampa dello stadio "Gaetano Bonolis" di Teramo davanti a tantissimi giornalisti, operatori, fotografi e tifosi (che lo hanno applaudito a scena aperta al momento del suo ingresso).
Campitelli: "
I giornalisti devono fare il loro mestiere, li capisco, ma spesso non fanno il bene del Teramo che è una squadra di Serie B. Non ho fatto niente e non ho ucciso nessuno, i giornalisti dicono e scrivono notizie false e spesso fanno i poliziotti, qualcuno dovrà chiedere scusa, soprattutto quando vengono coinvolte le famiglie. I giornalisti devono essere alleati della loro città nella correttezza. Se vinciamo in questa storia, vinciamo tutti. Ringrazio chi è qui e mi ha sempre sostenuto. E' stata una mazzata da paura, non potevo immaginare che la mia persona potesse subire una cosa di questo tipo dopo una vittoria così bella e pulita, ottenuta sul campo. Leggo tutti i giorni sul mio profilo Facebook tanta vicinanza, se non ho mollato è solo per voi, grazie. Chiedo scuso alla mia famiglia in questo momento così terribile per tutti, ma sanno chi sono e credono in me, sto combattendo anche per loro, voglio vincere per voi e per loro. Mi sono confrontato con due avvocati importanti, stimati in tutta Italia, se mi sono affidato a loro è perchè sono convinti che vinceremo questa battaglia, sono i primi tifosi per il prossimo Teramo. I giornalisti, di una parte della stampa, possono dire che Campitelli è colpevole solo quando un giudice dirà che sono colpevole (urla, ndr),
quindi massima educazione, da qui alla fine voleranno querele e altro. Vi dovete vergognare, nessuno mi venga più a chiedere un'intervista. Ne ho subite troppe di prime pagine. Sono un semplice indagato, da ascoltare, saranno i giudici a decidere. Ringrazio le testate che sono state più attenti, facendo il giusto giornalismo e non sciacallaggio. Qui si condanna prima di essere colpevoli, c'è da dire però che tanti giornalisti fanno il loro lavoro con la massima attenzione. Non ho mai visto su testate giornalistiche ascolane parlar male della propria squadra, sono più maturi di noi, qui manca l'esperienza, da parte nostra e anche da parte vostra. Non possiamo distruggere il Teramo, io non ho fatto un cazzo. Bellini dice che vuole dimettersi se l'Ascoli non va in Serie B. Io gli dico: dimettiti, perchè noi rimaniamo in B! (ndr urla a perdifiato).
Ho letto che ho incontrato Di Nicola e Barghigiani a casa mia, non è vero, non li ho mai incontrati. Mi tutelerò contro chi mi accusa. Domenica noi andremo in ritiro, il campionato parte il 5 Settembre, speriamo di essere in tanti a Rivisondoli. Lapadula è andato via, gli auguro di fare molto bene a Pescara, abbiamo perso un grandissimo calciatore, sarà difficile da rimpiazzare. Non ci possiamo rimproverare niente, abbiamo fatto il massimo per trattenerlo. Eravamo pronti ad investire 500mila euro. Stiamo allestendo una buonissima squadra, la B ci aspetta, sono stato in Lega e mi hanno accolto molto bene, il vostro presidente non farà brutta figura perchè sa stare nei salotti importanti. Io ce la metterò tutta, sarà una vittoria importantissima uscire da questa storia. Grazie e forza Teramo!".
Chiacchio (legale sportivo): "Quando ho accettato questa partita ho ritenuto che fosse una cosa giusta. Ho apprezzato la statura dell'uomo Campitelli, prima che del dirigente. Questa gara si deve giocare, non abbiamo perso prima di scendere in campo, non accetteremo mai di essere considerati retrocessi, prima di essere condannati dovranno passare sul nostro corpo, ma ce lo devono dimostrare. Abbiamo il diritto di affrontare il processo ad armi pari. I giornalisti vanno educati, qua nessuno vuole il male del Teramo. Siamo tutti uniti, gli altri non parleranno mai bene del Teramo, non possiamo consentire che nelle nostre file ci sono persone che agiscono, volontariamente o involontariamente, contro il Teramo. Ho fiducia cieca e illimitata in Campitelli, anche se verrà condannato continuerò a credergli. Ho letto gli atti per la prima volta ieri, sono garantista. Se il presidente federale Tavecchio difende a spada tratta il ct Conte che ha attraversato un processo penale, come si può pensare che Campitelli possa essere condannato. Sono sicuro che i giudici, che sono di primissimo livello, prima di condannare ci penseranno più volte. Non diremo mai le nostre strategie, verranno espresse solo in dibattimento, nel rispetto totale degli organi inquirenti e giudicanti. L'importante è avere la coscienza di poter fare tutto il possibile, Campitelli è cosi deciso perchè leggendo le carte abbiamo intravisto la possibilità che prove effettive a suo carico non ce ne sono. Solo sospetti e indizi che stiamo provvedendo a contrastare. E' una battaglia aperta, il presidente è ottimista, ha una sola telefonata intercettata, di auguri. E' stata messa in evidenza l'espressione GRAZIE DI CUORE, un'espressione che Campitelli usa sempre, con tutti, anche con me. Non dovete dire niente che non sia vero voi giornalisti. Faremo del nostro meglio, siamo convinti di poterlo difendere con forza e vigore, abbiamo la fiducia di tirarlo fuori da questa situazione sia sul piano sportivo, che è più difficile, che penale. A Teramo si respira aria pulita, mai affrontati illeciti sportivi in questa città, Campitelli non ha mai ricevuto neanche una contravvenzione nella sua vita. Mi complimento con l'addetto stampa per l'ottimo comunicato dell'altro giorno, mi auguro che non saremo mai condannati per la responsabilità oggettiva, per far retrocedere il Teramo bisognerebbe battere un record mondiale nella giustizia sportiva, è impossibile superare i 5 punti di penalizzazione per responsabilità oggettiva. Chiamate dalla Figc? Non stiamo pensando alle mosse della controparte istituzionale. Di Giuseppe? E' un tesserato del Teramo, la sua posizione potrebbe coinvolgere per responsabilità oggettiva la Società, conto di incontrare il suo legale a breve, speriamo possa dimostrare la sua innocenza. E' matematico che i due gradi di giudizio debbano celebrarsi prima dell'inizio dei campionati, probabilmente ci sarà anche un terzo grado di giudizio".
Borzone (legale penale): "Sono contento di essere qui a Teramo. Io sono esclusivamente penalista, sul piano sportivo sarà Chiacchio a darmi le dritte idonee. Volevo assumere la difesa di Campitelli, è giusto che lui e il Teramo possano uscire da questa situazione. La vicenda penale ha dato origine a quella sportiva, i pubblici ministeri non sono giudici e viceversa, ci sono diverse contraddizioni nelle intercettazioni, un cognome ad esempio viene scambiato con il nome di un bar.... Nell'informativa ci sono una serie di forzature logiche, di forzature probatorie, di forzature storiche e ricostruttive che mi hanno fatto rabbrividire. E' strano poi che nel corso di una conferenza stampa gli inquirenti di Catanzaro abbiano voluto comunicare la certezza della colpevolezza degli indagati senza aver effettuato indagini a tutti i massimi livelli, ho visto solo supposizioni e congetture, il presidente Campitelli non compare mai negli atti. Mi piace la passionalità del presidente, che parla diretto come parliamo in modo diretto noi. Il processo penale è più farraginoso di quello sportivo, non siamo di fronte ad un giudice ma di fronte ad un organo di accusa. Stiamo lavorando e combattiamo nella consapevolezza della totale estraneità ai fatti contestati di Campitelli, sia a livello penale che sportivo".