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Savona-Teramo, Ceniccola: “Due ore in Procura, per me nessuna combine”

di Redazione Picenotime

mercoledì 15 luglio 2015

Tra i cinque tesserati del Savona ascoltati oggi dalla Procura del Federale in merito alla combine per il match con il Teramo emersa dalle indagini della Squadra Mobile di Catanzaro c'è anche Enrico Ceniccola, ex guardalinee di Serie A, coinvolto nello scandalo Calciopoli e poi assolto. Abbiamo contattato in esclusiva proprio Ceniccola, assistito dal legale Paolo Gallitelli (lo stesso di Marco Barghigiani), che ci ha tenuto subito a fare una precisazione: "Oggi avrei anche potuto non andare a Roma visto che non sono mai stato un tesserato del Savona, bensì un consulente di mercato messo sotto contratto il 14 Dicembre 2014 con un accordo che è scaduto il 30 Giugno 2015".

Allora perchè è stato convocato?

Mi è stato chiesto dei miei rapporti con Di Nicola e Barghigiani e se avessi sentore di una combine in merito al match Savona-Teramo, nulla di più. Ho parlato per quasi due ore con i collaboratori di Palazzi, mi sono recato a Roma per onore della verità, sono molto tranquillo e non ho nulla da temere.

Perchè aveva rapporti con Di Nicola?

Per due motivi, le spiego. Mi sono avvicinato al Savona sia per gestire il calciomercato di Gennaio che per affiancare il presidente Aldo Dellepiane negli incontri in Federazione, ai quali spesso ho partecipato a nome suo. Con un gruppo di imprenditori romani alle spalle, avevo già un contratto di opzione per l'acquisto del 56% delle quote societarie del Savona Calcio di proprietà proprio del gruppo di Dellepiane. Il mio passato calcistico mi ha portato a conoscere tante persone e ad acquisire competenze nel settore, l'idea di poter avere un ruolo dirigenziale nella futura Società che volevamo creare mi ha spinto ad essere molto attivo. Poi però, con il passare delle settimane, questo progetto non si è concretizzato e allora Di Nicola, che già conoscevo per motivi di calciomercato, mi ha proposto un altro gruppo di imprenditori che poteva essere interessato a rilevare la maggioranza delle quote societarie del club ligure. Come operatore di mercato, ovviamente, avevo rapporti molto frequenti con Di Nicola, al tempo ds de L'Aquila, squadra che era interessata all'acquisto di tre giocatori: Eguelfi, Taddei e D'Amico. Ragazzi che ho portato proprio io al Savona nella finestra invernale. Poi è successo quello che è successo ed ogni discorso imbastito con Di Nicola è tramontato....

E di Barghigiani che ci dice?

Ho ottimi rapporti con lui, che come me è stato consulente tecnico del Savona fino a quando è arrivato Riolfo. Ho grande stima nei confronti di Barghigiani, lavora da 30 anni nel mondo del calcio ed è molto competente, magari ha il "difetto" di risultare meno simpatico di me... Come me non aveva nessun potere di firma e nessuna carica dirigenziale nel Savona, ogni volta che si doveva chiudere un'operazione di mercato c'era da chiedere il placet al presidente e con l'arrivo di Riolfo era ormai completamente estraneo alla squadra. 

Anche lei con l'arrivo di Riolfo ha visto ridimensionate le sue mansioni.

Certo, da quando è arrivato lui in panchina ha preteso totale autonomia nella gestione tecnica della squadra e di conseguenza avevo rapporti esclusivamente con il presidente. La conferma di Riolfo sulla panchina biancoblu è stato forse il più grande motivo che mi ha spinto a non rinnovare l'accordo con il Savona, nonostante il mio rapporto con Dellepiane sia buono, ci sentiamo spesso. Credo che anche Aloisi avrebbe potuto salvare la squadra, l'ho portato io a Savona Antonio, è una bravissima persona, un ottimo allenatore tecnicamente molto preparato. Il problema è che non gli è stato consentito di lavorare con serenità, non gli è stato dato tempo, la piazza ha voluto per forza Riolfo.

In Procura le hanno fatto domande relative ad Eguelfi e a Galimberti?

Assolutamente no, mi hanno chiesto solamente se avessi avuto sentore di una combine in relazione a quel match del 2 Maggio. L'ho detto a loro e lo ripeto anche a voi: al 100% sono convinto che quella partita non sia stata alterata, ho seguito la gara dal vivo al "Bacigalupo" ed è stata molto combattuta, il Teramo non avrebbe avuto bisogno di comprarla, era comunque evidente il divario tecnico tra le due compagini come confermato dal 4-0 dell'andata a favore dei biancorossi.

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enrico ceniccola

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